05 Aprile 2023
Twitter: @Marty_Loca80
Un’irruzione della polizia israeliana nella Moschea di Al-Aqsa scatena le violenze a Gerusalemme. 350 "agitatori" arrestati, da Gaza Hamas lancia 9 razzi. La Turchia accusa Tel Aviv e le chiede di interrompere le provocazioni.
Ennesima giornata di violenze a Gerusalemme, dove la polizia conferma di aver arrestato almeno 350 “agitatori”. Nelle prime ore di oggi, diverse decine di agenti israeliani sono entrati nella moschea di Al-Aqsa, nella zona est della città vecchia. Il sospetto israeliano era che all’interno del luogo di culto ci fossero affiliati ad Hamas, armati di fuochi d’artificio, bastoni e pietre. In un video, diffuso dalle forze dell’ordine, si vedono gli agenti avanzare nella navata della moschea tra gli scoppi di decine di fuochi d’artificio.
L’operazione arriva dopo settimane di tensione crescente tra israeliani e palestinesi. Una situazione già difficile, aggravata dalla coincidenza con il mese, sacro per i musulmani, di Ramadan. E infatti non si sono fatte attendere le parole del movimento islamista Hamas, che ha definito l’azione israeliana un “crimine senza precedenti”. Non solo, ma ha anche invitato i cisgiordani a recarsi in massa nella spianata delle moschee per difenderla.
L’IDF ha poi comunicato che, dopo l’annuncio degli scontri, sono partiti dalla Striscia di Gaza nove razzi diretti al territorio israeliano, in particolare sulla cittadina di Sderot. Di questi, prosegue la comunicazione, quattro sono stati abbattuti dal sistema anti missile Iron Dome. Tel Aviv ha quindi risposto con bombardamenti aerei e di artiglieria su Gaza. Viene data comunicazione anche di un soldato israeliano ferito ad Hebron da uno sparo.
Non è la prima volta che la spianata delle moschee diventa terreno di scontro. Il sito, che gli ebrei chiamano “Monte del Tempio”, è infatti anche il più sacro del giudaismo. Un luogo dal forte valore spirituale per entrambe le religioni, e che vede un grande aumento nei visitatori proprio in questo periodo dell’anno, quando i musulmani celebrano il Ramadan e gli ebrei la Pasqua, che inizierà proprio stasera.
Diversi osservatori, quindi, ritengono che l’irruzione della polizia sia stata motivata dalla volontà di mettere in sicurezza l’area prima degli inizi dei festeggiamenti ebraici. Un obbiettivo, vista l’ondata di violenze che sta gonfiando, che non sembra essere stato completamente raggiunto.
Non mancano critiche dall’estero per l’operato di Tel Aviv, con Ankara che esprime “preoccupazione” per l’evolversi della situazione. E che non manca di accusare Israele. “Questi attacchi contro coloro che pregano alla moschea di Al-Aqsa durante il mese sacro del Ramadan non sono in alcun modo accettabili”, recita un comunicato del Ministero degli Esteri turco, che continua chiedendo agli israeliani di “fermare immediatamente tutte le provocazioni e gli attacchi”
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia