05 Aprile 2023
Volodymyr Zelensky e la moglie Olena si aspettavano un’accoglienza differente per la prima visita di Stato all’estero. Magari un ricevimento da popstar, degno di chi ha posato in copertina su Vogue. In Polonia, invece, a dare il benvenuto ai coniugi Zelensky sono stati gli agricoltori in ginocchio dopo l’abolizione delle tariffe doganali sul grano ucraino. Non squilli di trombe, ma il suono dei clacson dei trattori dei contadini polacchi in protesta.
La Polonia il più stretto degli alleati dell’Ucraina, il vicino di casa che per primo ha teso la mano accogliendo milioni di rifugiati in fuga all’indomani dell’invasione su larga scala dell’Ucraina. Una visita preannunciata, e anche questa è una novità assoluta perché per ragioni di sicurezza gli spostamenti del presidente ucraino non vengono mai resi noti se non a cose fatte. E’ stato così per le visite al fronte, per l’ufficializzazione della riconquista di Kherson abbandonata dalle truppe russe, ed è stato così anche per le missioni estere, negli Usa come a Bruxelles. Ma stavolta si sapeva tutto, la famiglia presidenziale ucraina è arrivata in Polonia, come annunciato da giorni. E lì l’hanno aspettata gli agricoltori.
I contadini polacchi sono scesi in piazza contestando il governo per il fiume di grano ucraino stipato nei silos polacchi, che ufficialmente dovrebbe essere solo in transito ma che ha fatto crollare il prezzo del grano polacco. E allora solidali sì, ma quando non hai più uno sloty (la moneta polacca) per far gasolio al trattore non resta che scendere in piazza: una protesta così efficace che il ministro polacco dell’Agricoltura ha dato le dimissioni proprio mentre Zelensky e la moglie varcavano il confine per stringere la mano al presidente Andrzej Duda e al primo ministro Mateusz Morawiecki, i più stretti alleati su cui l’Ucraina possa contare. I prezzi dei cereali sono crollati per effetto dei corridoi della solidarietà aperti dall'Ue per favorire l'export dall'Ucraina. La Polonia aveva chiesto all'Ue una clausola di salvaguardia per reintrodurre i dazi in caso di emergenza prezzi, ma - ha detto il ministro dell'Agricoltura dimissionario - “è chiaro che questa clausola non sarà concessa”. No: la protesta degli agricoltori non certo è l’accoglienza che il presidente ucraino e la moglie avrebbero voluto ricevere, ma è il segno che l’infezione economica nata dalla guerra è un male comune che colpisce anche la Polonia.
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