28 Febbraio 2023
Zelensky, fonte: imagoeconomica
Si intensifica la battaglia ad est, precisamente a Bakhmut ed anche Zelensky è costretto ad ammettere come la situazioni si faccia "sempre più complicata". Il presidente ucraino nel suo solito discorso serale su Telegram comunica come nel Donbass gli attacchi dei russi si stiano facendo sempre più continui e auspica che venga "superato il tabù dei cieli con i nostri partner". In poche parole Zelensky vuole i caccia da combattimento, quelli che finora l'Occidente ha rifiutato di inviare ma su cui i veti potrebbero scomparire, come d'altronde successo con gli altri mezzi di combattimento.
È un Volodymyr Zelensky incessante quello che senza sosta approfitta degli scontri a Bakhmut per tornare a chiedere i caccia. Un tema su cui in verità non pare esserci aggiornamento tranne che l'Italia, come al solito, ha acconsentito ad inviare i suoi aerei come gli Amx e i Tornado. Il presidente ucraino ha poi aggiunto: "Il nemico distrugge costantemente tutto ciò che può essere utilizzato per proteggere le nostre posizioni, per ottenere un punto d'appoggio e garantire la difesa", ed ha aggiornato riguardo la giornata "iniziata con un attacco di droni iraniani".
"La maggior parte è stata abbattuta - rivendica Zelensky, che poi precisa - undici su quattordici. Sfortunatamente tre dipendenti del servizio di emergenza statale a Khmelnytskyi sono rimasti feriti, due sono morti. In realtà, è per questo che abbiamo bisogno di un componente di difesa aerea: moderni aerei da combattimento, in modo che l'intero territorio del nostro Stato possa essere protetto dal terrore russo. La difesa aerea è completa quando è fornita, in particolare, dall'aviazione. Aviazione moderna".
Anche Pedro Sanchez, premier spagnolo di recente in visita a Kiev fa capire a Zelensky che i tentativi di appello sui caccia sono inutili. L'invio "non è un'opzione attualmente sul tavolo" ha ammesso in quanto le discussioni tra i paesi della Nato e dell'Ue si stanno concentrando su altro. Il premier ucraino potrà presto consolarsi con i carri armati che Usa e Germania invieranno a Kiev e su cui è già nato lo scontro diplomatico.
"C'è invece quella di aiutare con carri armati Leopard, artiglieria, munizioni, risorse economiche per aiutare lo stato ucraino stesso a pagare insegnanti o personale sanitario, nei lavori di ricostruzione e in quanto ad aiuti umanitari", ha continuato il primo ministro spagnolo.
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