18 Febbraio 2023
Fonte: imago
E adesso pare che l'Unione Europea abbia avuto la bella pensata di reintrodurre la possibilità della leva militare obbligatoria per i cittadini del vecchio continente. Non occorre essere particolarmente arguti per indovinarne i motivi. La guerra in Ucraina, alla quale l'Unione Europea ha cadavericamente aderito più per imposizione di Washington che per propria convinzione, segnala chiaramente una tendenza per gli anni a venire: una tendenza in cui, per dirla con il vecchio Eraclito, Polemos tornerà realmente a essere - come in parte già è - il padre di tutte le cose. Ovviamente, il motto degli eurotecnocrati delle brume di Bruxelles resta sempre "armiamoci e partite". Perché loro decideranno di fare la guerra e manderanno al fronte noi e i nostri figli, rimanendo invece loro comodamente assisi sui loro ben remunerati scranni governativi. Crolla così oltretutto l'ultima grande menzogna su cui si fondava il mendace costrutto della Unione Europea, che poi altro non è se non unione delle classi dominanti d'Europa contro i popoli e le classi lavoratrici europei: "l'Unione Europea ci protegge dalle guerre". Quante volte abbiamo sentito questo logoro ritornello? E chi ora avrà ancora il coraggio di pronunziarlo? Diventa forse chiaro fino in fondo il significato recondito di un libello di mera propaganda europeista di qualche anno addietro, firmato Enrico Letta, che così programmaticamente titolava: "Morire per Maastricht".
di Diego Fusaro
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