18 Gennaio 2023
L'arresto di Greta Thumberg, fonte Facebook
"Lützerath è ancora qui, e finché il carbone resterà sotto terra, questa lotta non sarà finita", erano state le parole pronunciate a gran voce dalla ventenne attivista climatica svedese Greta Thunberg, lo scorso 14 gennaio, davanti alla folla di ambientalisti occorsi in massa a Lutzerath, il villaggio abbandonato della Germania occidentale che il governo tedesco ha condannato alla demolizione per ampliare la miniera di lignite di Garzweiler.
Le autorità tedesche ieri, martedì 17 gennaio, hanno dato seguito a un blitz per sgomberare il presidio sul bordo della miniera. Le video testimonianze a riguardo hanno fatto il giro del mondo: le immagini mostrano Thunberg mentre viente trascinata via a forza da tre poliziotti tedeschi, che l’hanno sollevata da terra afferrandola per gambe e braccia.
Il VIDEO dell'arresto:
Nessun tentativo di dimenarsi da parte della giovane paladina dell’ambiente, ma solo una ferma resistenza passiva. Il tutto accadeva mentre il plotone delle forze dell’ordine scacciava via centinaia di ambientalisti a suon di manganellate e uso di spray al peperoncino.
Thunberg è stata poi caricata su un mezzo della polizia tedesca – dove è stata immortalata sorridente e con pollice alzato - e portata via per essere sottoposta a un controllo. In seguito, come riporta la BBC, l’attivista svedese sarebbe stata rilasciata. La stessa sorte è toccata ad altri ecoattivisti che si sono rifiutati di rilasciare le proprie generalità sul posto: secondo quanto riferito dalle autorità tedesche, tuttavia, i manifestanti identificati non saranno incriminati.
Il governo federale lo scorso anno aveva concesso alla società di energetica RWE il via libera ai lavori di demolizione di Lutzerath, in cambio dello stop anticipato dell’uso del carbone come combustibile fossile entro il 2030, anziché per il 2038. Una mossa attuata per far fronte al crescente fabbisogno energetico tedesco, messo alle strette dalle ridotte forniture di gas da parte della Russia.
Gli attivisti per il clima hanno però criticato duramente la scelta di Berlino, sostenendo che questa minerà gli obiettivi dichiarati di riduzione dei gas serra.
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