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Usa, ucciso dalla polizia Keenan Anderson, il cugino del fondatore di Black Lives Matter

Rimasto coinvolto in un incidente stradale lo scorso 3 gennaio a Los Angeles, gli agenti di polizia lo hanno gettato a terra e colpito a morte, provocandogli un arresto cardiaco

12 Gennaio 2023

Keenan Anderson, morto il cugino del fondatore di Black Lives Matter: ucciso dalla polizia

Fonte: Twitter (walkgoodetienne)

Keenan Anderson, un cugino del co-fondatore del movimento Black Lives Matter, Patrisse Cullors è stato ucciso dalla polizia di Los Angeles il 3 gennaio scorso, con un poliziotto che gli premeva il gomito sul collo e un altro che lo ha colpito con una pistola stordente taser per oltre 30 secondi, provocandogli un arresto cardiaco mortale. Una morte senza apparente motivazione, che ricorda molto quella a cui fu sottoposto George Floyd il 25 maggio 2020.

Usa, il cugino del fondatore di Black Lives Matter ucciso da agenti di polizia 

La vittima si chiama Keenan Anderson ed era un insegnante 31enne. Rimasto coinvolto in un incidente stradale lo scorso 3 gennaio, arrivati sul posto gli agenti di polizia, invece di aiutarlo, lo hanno gettato a terra e colpito a morte. È quanto ha denunciato la famiglia che ha riferito come il 31enne a un certo punto, in preda al panico, ha urlato: "Aiutatemi, stanno cercando di farmi quello che hanno fatto a George Floyd".

Il fondatore del BLM, cugino della vittima, ha denunciato quanto accaduto: "Mio cugino chiedeva aiuto e non lo riceveva. È stato ucciso. Nessuno merita di morire nella paura, in preda al panico e spaventato per la propria vita. Mio cugino aveva paura per la sua vita. Ha trascorso gli ultimi 10 anni a testimoniare un movimento che sfidava l’uccisione di persone di colore. Sapeva quale era la posta in gioco e stava cercando di proteggersi. Nessuno era disposto a proteggerlo".

Keenan Anderson, ucciso dai poliziotti con il taser dopo un incidente automobilistico 

Secondo la ricostruzione, Anderson era rimasto coinvolto in un incidente automobilistico e quando la polizia è arrivata l'ha trovato in mezzo la strada che chiedeva aiuto. A questo punto l'agente gli ordinato di andare sul marciapiede e mettersi contro il muro. Il 31enne sulle prime ha obbedito, ma poi si è preoccupato per l'atteggiamento aggressivo del poliziotto e ha cercato di fuggire. Una volta fermato, l'agente gli ha ordinato di mettersi a terra a pancia sotto. Sono così arrivati altri agenti e dopo essere stato bloccato e colpito dal taser, Anderson è andato in arresto cardiaco ed è morto dopo il ricovero in ospedale. 

"Era un incidente stradale, invece di trattarlo come un potenziale criminale avrebbero dovuto chiamare un'ambulanza" , denuncia ancora Cullors "questo tipo di uccisioni e di uso della forza non cesseranno a meno che non abbiamo funzionari eletti coraggiosi che sfidano non solo la polizia ma anche le politiche". Le statistiche mostrano che circa il 10% delle uccisioni da parte della polizia avvengono durante interventi per incidenti stradali.

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