03 Gennaio 2023
Fonte: LaPresse
L'anno nuovo si apre anche con l'ingresso della Croazia nella zona euro. Diventa il ventesimo paese ad adottare l'euro come propria moneta di riferimento. I tecnoburocrati di Bruxelles, con boriosa area di compiacimento, hanno salutato il nuovo stato entrato nell'euro dicendo in sostanza che si è guadagnato con i suoi meriti e con la dura fatica l'accesso in questo paradiso chiamato eurozona. Insomma, secondo la narrativa dominante entrare nella zona euro significa accedere al Paradiso dopo aver lavorato duramente ed essersi meritati l'ambito premio. Ma cosa significa davvero assumere l'euro come propria moneta? Per capirlo, dobbiamo considerare il fatto che l'euro non è soltanto una moneta: è un preciso metodo di governo, un metodo di governo squisitamente neoliberale. Con l'euro, infatti, gli stati nazionali perdono la loro sovranità monetaria, che passa a una banca privata, la Banca Centrale Europea. Perduta definitivamente la sovranità monetaria, gli stati si trovano ora subordinati al potere della banca centrale: si disarticola in tal maniera il rapporto tra politica ed economia come si era strutturato nella modernità. A essere superiorem non recognoscens non è più lo Stato sovrano, ma la banca centrale. L'euro infatti è una moneta privata e transnazionale, per disporre della quale gli stati si indebitano con la banca centrale dalla quale finiscono per dipendere. In tal guisa, perdono oltre alla sovranità monetaria la sovranità politica: come è emblematicamente testimoniato dal Mes, il meccanismo europeo di stabilità, gli stati europei per poter disporre dei prestiti non soltanto si indebitano con tassi notevoli di interesse verso la banca Centrale, ma si impegnano anche ad attuare le riforme volute da Bruxelles, perdendo appunto la propria sovranità politica. Già questo basterebbe a dire che l'obiettivo non deve essere salvare l'euro, come vanno ripetendo gli economisti di salda fede europeista: il vero obiettivo deve essere salvarsi dall'euro. Per questo, alla Croazia che entra nella zona euro rivolgiamo le parole del sommo poeta: "lasciate ogni speranza, voi che entrate".
di Diego Fusaro
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