21 Dicembre 2022
fonte: Twitter @HolocaustMuseum
Irmgard Furchner, 97enne, ex segretaria di un campo di sterminio, è stata condannata a 2 anni di carcere in Germania, per il suo ruolo nell’uccisione di oltre 10mila prigionieri durante la Seconda guerra mondiale.
Furchner è una delle poche donne a essere state processate per crimini legati al nazismo. La sua condanna è molto importante per il suo valore simbolico, ma per la tarda età della donna, la sentenza è stata sospesa.
Tra il 1943 e il 1945, Irmgard Furchner lavorò come segretaria nel campo di concentramento di Stutthof, a una 30ina di chilometri da Danzica, nel nord della Polonia. Anche se il suo era un lavoro amministrativo, il giudice che ha valutato il suo caso ha stabilito che era consapevole e complice di quello che succedeva nel campo di concentramento: si stima che a Sutthof siano morte circa 65mila persone, tra cui prigionieri ebrei e soldati sovietici, uccisi nelle camere a gas.
Il processo era cominciato nel settembre del 2021. Inizialmente Furchner era scappata dalla casa di riposo in cui viveva, ma poi era stata trovata e arrestata dalla polizia ad Amburgo. Come lei, negli ultimi anni sono stati condannati anche altri impiegati e guardie delle SS, ritenuti complici nell’omicidio di migliaia di prigionieri.
Un caso simile è stato quello di Josef Schütz, ex guardia nazista, che lo scorso giugno era stato ritenuto colpevole di complicità nell’omicidio di più di 3.500 prigionieri nel campo di concentramento di Sachsenhausen. A 101 anni, Schütz è la persona più anziana a essere stata condannata per crimini legati al nazismo, a 5 anni di carcere: per via della sua età e delle sue condizioni di salute però è impossibile che andrà in carcere.
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