14 Dicembre 2022
"Le Ong servono per far girare i soldi": è questa la frase che Francesco Giorgi, il compagno di Eva Kaili, l'ex vicepresidente del Parlamento Europeo, nonché uomo di fiducia di Antonio Panzeri, avrebbe pronunciato in base a quanto emerge dagli atti sull'inchiesta Qatargate. Giorgi ha descritto perfettamente il quadro che gli inquirenti sono riusciti a far emergere: la ong sono Fight Impunity, creata Antonio Panzeri nel 2019 quando era diventato eurodeputato, ma anche No Peace Without Justice. Il provvedimento di venerdì scorso che ha messo in fermo sei persone, tra cui Luca Visentini, poi scarcerato 48 ore dopo.
Nei documenti si fa riferimento, per esempio, al ministro del Lavoro Ali Bin Samikh Al Marri che Kaili — che però al momento del fermo era considerata fuori dall’associazione, a differenza del suo compagno Giorgi — ha incontrato il primo novembre in Qatar. Lo ha fatto proprio grazie all’intermediazione del gruppo che, stando alla ricostruzione che ne fanno gli inquirenti belgi, si muoveva proprio per creare relazioni tra i membri dell’Europarlamento e le autorità qatarine. Nel provvedimento si fa esplicito riferimento ai mondiali di calcio in corso.
E alla necessità che aveva il governo di Doha che si parlasse positivamente delle "riforme" in materie delicate, come appunto il lavoro. E si bloccasse ogni polemica.
Oltre al denaro contante in tagli da 20 e 50 euro per un totale di 150.000 euro rinvenuto a casa di Eva Kaili, e altri 600.000 euro che si trovavano nel trolley del padre dell'eurodeputata.
Negli atti si fa riferimento anche una serie di regali tra cui rientrano anche i famosi viaggi in Qatar e poi alcuni orologi. Il riferimento sarebbe emerso in alcune intercettazioni, per cui Giorgi non ha potuto che confermare. Si è parlato inoltre anche di un acquisto di una casa in montagna, a Cervinia.
Per acquistarla i soldi sarebbero passati attraverso i conti correnti delle ONG. Non soltanto quella fondata da Panzeri, ma anche No Peace Without Justice di Niccolò Figa Talamanca.
Quest'ultimo si professa innocente. Però Giorgi, incalzato da quanto è emerso dalle intercettazioni, in alcuni punti dell'interrogatorio, durato 10 ore, gli sarebbe sfuggito qualcosa, che avrebbe poi confermato le intercettazioni.
Confermati poi, dalla montagna di soldi trovati a casa sua e di Kaili. Che negli interrogatori Giorgi starebbe provando a difendere. "È estranea a tutte le accuse", ha confermato l’avvocato dell'ex vicepresidente del Parlamento europeo.
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