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Attentato ambasciata ad Atene: chi è stato a colpire Susanna Schlein? La pista anarchica

Un'organizzazione internazionale criminale che agisce nell'ombra: chi è stato davvero a colpire Susanna Schlein? La pista anarchica trova le sue radici in un lontano passato

02 Dicembre 2022

Attentato ambasciata ad Atene: chi è stato a colpire Susanna Schlein? La pista anarchica
L'attentato a Susanna Schelein, sorella della candidata a guidare il Partito Democratico italiano, ha sconvolto sia la Grecia che l'Italia. La sua auto in frantumi ad Atene è stata danneggiata da un incendio ma vicino all'auto è stata trovata anche una Molotov inesplosa. Secondo alcuni, i materiali utilizzati, sarebbero una chiara firma della matrice anarchica dell'attentato. Ne sono convinta le forze armate greche, tanto che il ministro Panagiotis lo ha riferito al Viminale poche ore dopo l'attentato.

Com'è avvenuto l'attentato a Susanna Schlein

Ma, come sottolineato anche il ministro Antonio Tajani, la donna è viva per miracolo soprattutto perché la molotov è esplosa, secondo quanto riferito, vicino ad un impianto del gas, sotto la camera da letto della famiglia Schelein. Se dunque fosse esplosa anche la molotov nella seconda auto, questo avrebbe potuto scatenare una reazione a catena che avrebbe messo in pericolo la Schlein.
Infatti, se la prima auto è stata completamente distrutta, la seconda è stata ritrovata con la molotov inesplosa all'interno. L'esplosione avrebbe fatto saltare in aria anche la centralina di gas.
Ebbene, se la sorella è nota per la guida del Partito democratico, ci si chiede che ruolo possa avere Susanna Schelein, primo consigliere dell'ambasciata italiana in Grecia. Perché in sostanza l'anarco-insurrezionalismo se la sta tanto prendendo con lei? Perché è stata lei a subire?
Ebbene la risposta non va ricercata nell'operato della Schelein, quanto nel fatto che lei è il primo consigliere dell'ambasciata italiana e, la compagine anarco-insurrezionalista greca, ha fortissimi legami con il mondo anarchico e insurrezionalistico italiano.
Si tratta di un rapporto d'amore che si perde nella notte dei tempi: già nel 2012 ad esempio, furono arrestate 24 persone che univano la federazione anarchica informale, cosiddetta FAI, al Fronte rivoluzionario internazionale, il cosiddetto FRI, che vedeva un costante collaborazionismo tra i gruppi italiani e quelli greci.

I rapporti tra i gruppi anarchici italiani e quelli greci: la richiesta di eliminazione del 41 bis

Questi due gruppi anarchici sarebbero stati alla base dell'attentato che causato la gambizzazione del manager dell'Ansaldo, Roberto Adinolfi nell'anno 2012.
Gruppi anarchici agirebbero in questo modo per chiedere l'eliminazione del 41 bis, un regime che è malvisto anche dall'organizzazione criminale mafiosa e da quella camorristica. Le richieste sono le stesse, secondo gli inquirenti e hanno come finalità la liberazione di una persona in particolare: colui che, sempre secondo le ipotesi, sarebbe a capo dell'organizzazione anarchica internazionale originata dall'Unione dei due gruppi anarchici e che oggi prende il nome di Fai/Fri. Stiamo parlando di Alfredo Cospito, già condannato per aver gambizzato nel 2012 a Genova l'amministratore delegato di Ansaldo Nucleare, Roberto Adinolfi.
Oltre a questo delitto, Cospito si sarebbe reso artefice dell'invio di due pacchi bomba, alla scuola allievi carabinieri di Fossano nel 2006, che però non ha provocato feriti.

La vicenda processuale di Cospito, considerato a capo dei gruppi internazionali

Sulla base della riqualificazione del reato, nel 2022 Cospito è stato condannato all'articolo 285 del codice penale, cioè per il reato di devastazione, saccheggio e strage che prevede l'ergastolo.
A seguito del suo trasferimento a Sassari presso la Casa circondariale di bancali, così come previsto dal 41 bis è stato messo in regime di isolamento che vive conducendo uno sciopero della fame per chiedere la fine del carcere duro. L'intervento quindi del gruppo anarchico in Grecia sarebbe una sorta di segnale a sostegno del loro capo. Un messaggio lanciato attraverso attentati a tinte fosche.
Gli inquirenti a capo della nuova organizzazione FAI/FRI: che, da come si comprende vede l'unione dei due gruppi anarchici, ci sarebbe Alfredo Cospito sottoposto al regime del 41 bis. Gli anarchici greci in sostanza sarebbero chiedendo attraverso delle azioni di vero e proprio terrorismo l'eliminazione della misura 41 bis. In comune quindi con l'organizzazione criminale mafiosa

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