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Cop 27, il discorso del premier Meloni: "Sviluppare energia diversificandola in collaborazione con i Paesi africani"

Giorgia Meloni alla sessione plenaria dopo gli incontri del pomeriggio tra i quali quelli con il presidente egiziano al-Sisi

07 Novembre 2022

Cop 27, discorso del premier Meloni: "Sviluppare energia diversificandola in collaborazione con i Paesi africani"

Il premier Giorgia Meloni ha terminato la sua giornata a Sharm el-Sheik alla Cop 27, la conferenza per il clima con il discorso previsto alla sessione plenaria. Nel suo intervento integrale in inglese, la neo premier ha dichiarato che bisogna "perseguire lagiusta transizione sul clima. L'Italia rimane fortemente convinta dell'impegno sulla decarbonizzazione nel rispetto degli obiettivi Cop Parigi. Dobbiamo sviluppare enegia diversificandola in collaborazione con i Paesi africani".

Cop 27, discorso del premier Meloni alla sessione plenaria

"Siamo in un momento decisivo nella lotta contro il cambiamento climatico negli ultimi mesi abbiamo sperimentato i drammatici effetti in molte regioni del pianeta siamo chiamati a fare di più e più velocemente per proteggere il clima. L'Italia farà la sua parte sul clima. Contro i disastri climatici serve uno sforzo comune". E poi: "L'Italia ha aumentato il contributo dei propri finanziamenti alla lotta al cambiamento climatico, abbiamo triplicato il nostro impegno con un impegno di 1,4 miliardi di dollari in 5 anni”, ha ribadito Giorgia Meloni alla Cop27.

"Nell'UE, prevediamo di ridurre le emissioni nette di gas serra di almeno il 55% entro il 2030 e di raggiungere la neutralità climatica al più tardi entro il 2050. In questa prospettiva, l'Italia ha recentemente rafforzato la propria capacità installata di energia rinnovabile e accelererà questo trend in linea con gli obiettivi di RepowerEU. Intendiamo perseguire una transizione giusta per sostenere le comunità colpite e non lasciare indietro nessuno".

Il premier ha continuato: "Non possiamo nascondere che le nazioni più impegnate su questi obiettivi rischiano di pagare un prezzo a discapito di quelli responsabili della maggiore emissione di gas a effetto serra. Quindi servono ulteriori misure per rafforzare questo disequilibrio, altrimenti i nostri sforzi saranno vani e conferenze come queste rischiano di non produrre i risultati che la storia si aspetta da noi. Lo dobbiamo alle generazioni future".

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