03 Novembre 2022
fonte ANSA/AFP
La Russia è tornata a fare parte dell'iniziativa “accordo sul grano” che aveva abbandonato temporaneamente nei giorni scorsi. Riprendono così le operazioni nel Mar Nero. 6 navi cariche di grano partono dai porti ucraini diretti verso la Turchia.
La Russia aveva sospeso la sua partecipazione all'accordo internazionale per l'esportazione di cereali dall'Ucraina, il 30 ottobre. Ieri, "Dopo la ripresa dell'iniziativa sul grano, 6 navi sono partite dai porti ucraini": é quanto ha dichiarato il ministro della Difesa turco, Hulusi Akar, confermando la completa normalizzazione del corridoio marittimo per l'esportazione di prodotti alimentari dall'Ucraina.
"Abbiamo ricevuto garanzie scritte dall'Ucraina e le abbiamo consegnate al ministro della Difesa russo Sergej Shoigu. Il lavoro del corridoio marittimo è completamente normalizzato. Il suo funzionamento continua, è una missione umanitaria", ha dichiarato Akar alla tv turca.
Le Nazioni Unite hanno ringraziato la Turchia per la mediazione offerta da Ankara. "Accolgo il ritorno della Federazione Russa nell'attuazione dell'iniziativa del Mar Nero sul grano, per facilitare l'esportazione di cibo e fertilizzanti dall'Ucraina. Sono grato all'assistenza turca.", così ha scritto su Twitter, Amir Abdulla, il coordinatore Onu dell'accordo per l'esportazione del grano dai porti ucraini.
Il ministero degli Esteri ucraino ha però smentito di aver assunto alcuni nuovi obblighi per riportare Mosca nell'accordo sul grano. "L'Ucraina non ha mai messo in pericolo la via del grano. Il nostro stato non ha assunto nuovi obblighi che andrebbero oltre i limiti di quelli già esistenti nell'accordo sul grano", ha osservato il rappresentante del ministero degli Affari esteri dell'Ucraina, Oleg Nikolenko.
Dal Cremlino avevano infatti affermato che da Kiev erano arrivate le "necessarie garanzie scritte per non utilizzare il corridoio del grano nel Mar Nero per operazioni di combattimento contro la Russia", che sono state ottenute "attraverso la mediazione della Turchia e delle Nazioni Unite".
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