31 Ottobre 2022
Elon Musk non ha comprato solo un social network. Twitter è anche un formidabile strumento elettorale. Non è un caso che Donald Trump, quando gli è stato impedito di cinguettare in libertà, abbia fondato Truth. Musk conosce il mondo della comunicazione. Sa che oggi i social media rappresentano il quinto potere. Ecco perché l’acquisto di Twitter potrebbe andare al di là del semplice affare imprenditoriale. Ma il magnate originario del Sudafrica con cittadinanza canadese e statunitense, di 51 anni, proprietario di PayPal, Tesla, SpaceX e ora Twitter, potrebbe puntare alla Casa Bianca? Uno solo ostacolo (e non è poco) lo separa: l'articolo 2 della Costituzione.
Negli Stati Uniti si voterà nel 2024. Ma già le elezioni del midterm in programma l’8 novembre saranno un termometro politico fondamentale per misurare la pressione dell’elettorato americano. Per la stampa statunitense le elezioni di metà mandato saranno una sorta di referendum tra il presidente in carica, il democratico Joe Biden, e il repubblicano Trump. Nel frattempo, con 44 miliardi di dollari, Musk ha “liberato l’uccellino”. Un social, sì. Ma anche un veicolo universale per un’eventuale campagna elettorale. Gli Usa hanno 330 milioni di abitanti. Nelle ultime presidenziali hanno votato in 154 milioni, il 66,7% dei circa 234 di aventi diritto. Biden ha raccolto 81 milioni di voti. Trump 74 milioni. Twitter ha 1,3 miliardi di account, 78 milioni di utenti negli Stati Uniti per un totale di 200 miliardi di tweet e 330 milioni di utenti attivi mensili. Twitter copre il 17% della popolazione mondiale. E il 6% di tutti gli utenti risiedono negli Usa. Numeri potenzialmente impressionanti anche in ambito politico.
Completata l'acquisizione da 44 miliardi di dollari. Silurati il ceo Parag Agrawal e il direttore finanziario Ned Segal
Già, la politica. Il politologo statunitense Ian Bremmer sostiene che Musk gli avrebbe raccontato di una conversazione avuta con Vladimir Putin a fine settembre, prima che il manager esponesse in un tweet la sua proposta per un piano di pace tra Russia e Ucraina. Il fondatore di Tesla e il Cremlino hanno smentito. Ma non è una novità il fatto che Putin segua con attenzione le attività di Musk, tanto che dalla Russia potrebbe arrivare la benedizione per una sua eventuale discesa in campo alla politica attiva degli Stati Uniti. "Sono molto felice che Twitter ora è in buone mani e non sarà più guidato da lunatici radicali di sinistra e maniaci che davvero odiano il nostro Paese". Semplice commento diplomatico per farsi riammettere su Twitter o endorsement elettorale?
Tuttavia esiste un muro all'apparenza insormontabile per Musk verso la presidenza americana. L'articolo 2 della Costituzione Usa infatti stabilisce 3 requisiti per poter ricoprire la carica di Presidente degli Stati Uniti d'America. Il primo: possedere la cittadinanza statunitense sin dal momento della nascita, avere almeno 35 anni di età, avere avuto la residenza sul suolo statunitense per un periodo di almeno 14 anni. A Musk manca il primo requisito, essendo nato a Pretoria ( 28 giugno 1971), in Sud Africa, e avendo ottenuto la cittadinanza americana soltanto dopo essersi trasferito negli Usa nel giugno del 1989. A meno dunque che i requisiti non cambino, dunque, il sogno di Musk sarà destinato a rimanere tale.
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia