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Usa, escalation di Biden dopo taglio greggio: “Conseguenze per Arabia”. Ma Brent resta stabile a 92 Usd (-1% da inizio anno)

La Casa Bianca alza i toni dopo la decisione dell’Opec+ di ridurre la produzione di greggio: “Conseguenze per Riyad per quel che ha fatto con la Russia”.

12 Ottobre 2022

Usa, escalation di Biden dopo taglio greggio: “Conseguenze per Arabia”. Ma Brent resta stabile a 92 Usd (-1% da inizio anno)

“Ci saranno conseguenze”. Le parole del presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, affidate al portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale, John Kirby, suonano come una minaccia nei confronti dell’Arabia Saudita, rea, secondo la Casa Bianca, di aver agevolato la Russia indirizzando il taglio del petrolio di due milioni di barili al giorno stabilito dall’Opec+. Una mossa quella dell’Organizzazione dei Paesi esportatori di greggio, destinata a garantire ulteriori entrate a Mosca e a causare un nuovo innalzamento dei prezzi dei carburanti negli Usa a poche settimane dalle elezioni di medio termine, in programma a novembre. “Ci saranno alcune conseguenze per quello che hanno fatto con la Russia”, ha detto Kirby. “Non ho intenzione di entrare nel merito di ciò che ha in mente il presidente. Ma ci saranno delle conseguenze. Credo che il presidente sia stato molto chiaro nel dire che questa è una relazione che dobbiamo continuamente riconsiderare”, ha aggiunto riferendosi ai rapporti con Riad. “Certamente, alla luce della decisione dell’Opec, questa è la situazione in cui si trova il presidente che è desideroso di lavorare con il Congresso per vedere come questa relazione debba andare avanti”. Al momento il prezzo del Brent resta comunque stabile a 92 dollari (-1% da inizio anno).

Usa, escalation di Biden dopo taglio greggio: “Conseguenze per Arabia”. Ma Brent resta stabile a 92 Usd (-1% da inizio anno)

“Non ci stiamo alleando con la Russia, ma tutto ha un prezzo”, ha spiegato poco dopo la decisione il segretario generale dell’organizzazione, Haitham Al-Ghais. “Non stiamo mettendo in pericolo il mercato energetico. Se la conseguenza è un aumento dei prezzi, dico che tutto ha un prezzo, anche la sicurezza energetica”. La scelta, ha scritto l’Opec+ in una nota, è stata presa “alla luce dell’incertezza che circonda le prospettive economiche e del mercato petrolifero globale e della necessità di migliorare le linee guida a lungo termine per il mercato e in linea con l’approccio vincente di essere proattive”.

Usa, escalation di Biden dopo taglio greggio: “Conseguenze per Arabia”. Ma Brent resta stabile a 92 Usd (-1% da inizio anno)

Ieri, martedì 11 ottobre, il presidente russo, Vladimir Putin, ha incontrato a San Pietroburgo il presidente degli Emirati Arabi Uniti, lo sceicco Mohammed bin Zayed Al Nahyan. “Stiamo lavorando attivamente”, ha sottolineato il leader del Cremlino, facendo notare che tutte le decisioni e le azioni prese non sono dirette contro nessuno. “Non agiamo per creare problemi, puntiamosolo a garantire la stabilità nei mercati energetici globali”. In merito alle relazioni tra Russia ed Emirati, Putin ha fatto sapere che “si stanno sviluppando con grande successo”. Al Nahyan, da parte sua, ha rivelato che al momento negli Emirati operano circa 4 mila aziende russe. “Tutto questo rafforza il ponte che abbiamo costruito insieme. Crediamo che nei prossimi anni raddoppieremo tutti questi numeri”.

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