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Referendum Donbass, Putin firma i trattati di annessione di Donetsk, Lugansk, Zaporizhzhia e Kherson. "Kiev cessi le ostilità, in atto dal 2014"

"L'Occidente vuole renderci una colonia, non vuole una cooperazione. Anche la nostra cultura li spaventa", aggiunge il capo del Cremlino nel suo discorso

30 Settembre 2022

Referendum Russia, Putin firma l'annessione dei terrori ucraini - DIRETTA

Vladimir Putin firma oggi venerdì 30 settembre l'annessione dei 4 territori ucraini alla Russia, vale a dire Donetsk, Lugansk, Zaporizhzhia e Kherson. Le quattro regioni sono rispettivamente gestite da Denis Pushilin, Leonid Pasecnik, Evgeniy Balitskiy e Vladimir Saljdo. Il primo è la voce dei separatisti filo-russi della regione praticamente dal 2014, mentre è stato insignito del mandato nel 2018. Il secondo è in carica da un po' prima, (novembre 2017) ed ha aderito al partito di Putin solo nel dicembre 2021. Pasecnik si è sempre detto favorevole all'annessione del territorio alla Russia, chiedendo un referendum già a marzo di quest'anno. Balitsky è diventato governatore della regione di Zaporizhzhia nel maggio di quest'anno, dopo l'occupazione russa, mentre Saljdo è stato insignito un mese prima. Quest'ultimo è stato tra le prime persone nell'oblast di Kherson a ricevere un passaporto russo a seguito dell'occupazione.

Referendum Russia, Putin: "Kiev cessi le ostilità che vanno avanti dal 2014"

Putin prende la parola: "Il popolo ha fatto la sua scelta, una scelta netta, la Russia non vuole e non le serve un ritorno dell'Urss", ha detto, ma "l'amore per la Russia è un sentimento indistruttibile. Ecco perché anche i giovani nati dopo la tragedia della caduta dell'Unione Sovietica hanno votato" per l'annessione". E ancora: "I russi che vivono al di fuori dei confini della Russia possono tornare alla loro "patria storica".

Putin quindi si rivolge ai nuovi cittadini: "Voglio che mi sentano a Kiev, che mi sentano in Occidente: le persone che vivono nel Lugansk, nel Donetsk, a Kherson e Zaporizhzhia diventano nostri cittadini per sempre". Il presidente russo ha anche chiesto "un minuto di silenzio per gli eroi della guerra. Per gli eroi della grande Russia". Poi sguardo rivolto verso l'Ucraina, a cui ha chiesto una "fine delle ostilità che continua dal 2014".

Referendum Russia, Putin: "Occidente vuole renderci una colonia"

Putin nel suo discorso parla anche dell'Occidente, che "vuole renderci una colonia, vuole defraudarci, non vuole una cooperazione. Anche la nostra cultura li spaventa, il nostro fiorire è un pericolo per loro. Sta portando avanti una guerra ibrida contro la Russia". "L'Occidente ha cercato e sta cercando una nuova occasione per indebolire e distruggere la Russia, sono ossessionati dall'esistenza di un Paese cosi' grande".

Quello dell'Occidente "è un delirio, un inganno vero e proprio, con doppi e tripli standard. Con tutte queste regole false la Russia non ha intenzione di vivere", ha aggiunto. 

All'Occidente "non serve la Russia, ma a noi sì", ha continuato. "Per loro il nostro fiorire è un pericolo: a loro non serve la Russia, ma serve a noi. La Russia sarà sempre la Russia, difendiamo il nostro stato e i nostri valori".

Putin: "Chiaro a tutti chi c'è dietro attentato Nord Stream"

Putin riserva qualche dichiarazione anche sull'attentato al Nord Stream: "È chiaro a tutti a chi conviene il sabotaggio del Nord Stream. Abbiamo assistito a un attacco diretto al gasdotto Nord Stream, alle infrastrutture europee. Chi ne trae vantaggio?", alludendo agli anglosasssoni. "Gli Stati Uniti sono stati il solo Paese al mondo ad aver usato le armi nucleari due volte e hanno creato un precedente".

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