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Controffensiva ucraina a Est, riconquistata Izyum. Spenta centrale di Zaporizhzhia

Il ministro degli Esteri ucraino non si accontenta della riconquista di Izyum nella regione di Kharkiv e di Kupyansk. Spetto reattore 6 della centrale, che ora è completamente disconnessa dalla rete elettrica

11 Settembre 2022

Controffensiva ucraina a Est, riconquistata Izyum. Ma per Kuleba ancora non basta: "Vogliamo più armi"

Fonte twitter: ProgettoLepanto

La controffensiva ucraina ad Est iniziata il 6 settembre sembra dare i suoi frutti. I russi si sono ritirati da Izyum, mentre le autorità ucraine hanno annunciato di essere entrate nel territorio prima occupato dai russi. È stata liberata anche Kupiansk, fondamentale quest'ultima per quanto riguarda gli approvvigionamenti delle truppe russe. Iniziate le operazioni a Shevchenkovo e Balakliya, mentre Dmytro Kuleba, ministro degli Esteri ucraino continua a chiedere "più armi per sconfiggere i russi".

Stop alla centrale di Zaporizhzhia

"È stato deciso di mettere il reattore numero sei nello stato più sicuro: lo stato freddo". È questa l'indicazione che arriva dai funzionari di Kiev. Ciò significa che la centrale nucleare di Zaporizhzhia su cui da tempo hanno puntati gli occhi da tempo entrambi gli schieramenti, è completamente disconnessa dalla rete elettrica. Energoatom spiega che l'impianto aveva già funzionato in "modalità isola" negli ultimi tre giorni, producendo elettricità per la propria fornitura.

Controffensiva ucraina a Est: riconquistata Izyum ma per Kuleba ancora non basta

"Abbiamo dimostrato di essere in grado di sconfiggere l’esercito russo. Lo stiamo facendo con le armi che ci sono state date. E quindi ribadisco: il più armi riceviamo, più velocemente vinceremo e più velocemente questa guerra finirà". Sembra essere sicuro in tal senso il ministro degli esteri, chiedendo implicitamente nuovi aiuti militari all'Occidente che ha già speso tantissimo in armi da inviare a Zelensky.

Kuleba ha fiutato la preda ma sa anche lui che anche con l'invio di nuove armi la cacciata della Russia è tutt'altro che realizzabile. L'avanzata su Kupyansk e Izyum è stata molto rapida ma ciò non significa che sarà così anche nelle grandi città, anzi. Chi non si è arrende è il leader ceceno Ramzan Kadyrov che a tal proposito spiega di voler "riprendere tutte le città perse dalla Russia nella direzione di Kharkiv".

Ieri il ministero della Difesa russo ha riferito invece che le truppe a Kharkiv sono state raggruppate "per raggiungere gli obiettivi dichiarati di un’operazione militare speciale per liberare il Donbass". Kadyrov aggiunge che Kiev adesso cercherà di sfondare a Kherson dove nei giorni passati si è interrotto il referendum sulla città affinché potesse far parte della Russia. Il leader ceceno lo riferisce "sulla base delle informazioni disponibili". Gli ucraini in particolare starebbero richiamando i rinforzi da Mykolaiv.

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