05 Settembre 2022
Naturalmente le testate italiane hanno parlato di Liz Truss come della “nuova Lady di ferro”. Senza un grande sforzo hanno svolto un’equazione piuttosto banale: Regno Unito, premier donna, Margaret Thatcher. Peccato che sei anni fa avessero fatto lo stesso con Theresa May, salvo poi ritrattare dopo le sue dimissioni.
Per capire che Truss abbia uno sguardo altero e che emani una certa aura di severità basta guardare una sua immagine. Questo, però, non significa che sia l’erede di Thatcher. Anche perché stiamo parlando di due epoche storiche e politiche leggermente diverse: Thatcher ha ricoperto la carica di premier dell’Uk dal 1979 al 1990, prima donna nella storia del Paese. Truss sarà la terza. In mezzo a loro c’è stata May, la “nuova Lady di ferro” (sì, in questo tipo di cose la stampa italiana ha poca fantasia). Soprattutto, quel soprannome non è che abbia portato a May tutta questa fortuna. Anzi.
Maggio 2019, titolo del Fatto Quotidiano: “Theresa May, da Lady di ferro a capo debole. Ascesa e lenta caduta della premier affondata da compagni partito”. Nel pezzo si leggeva: “A Londra, la donna presentatasi come la nuova Lady di Ferro, la seconda a Downing Street dopo Margaret Thatcher, ha dovuto man mano annacquare le proprie posizioni. Ha capitolato lasciando la poltrona che ha mietuto più di una vittima nella compagine di governo negli ultimi tre anni scarsi, schiacciata dalla rivolta interna ai Tory, spaccati tra Brexiteers e Remainers”, ovvero tra chi voleva uscire dall’Ue e chi, al contrario, voleva restarci. Fatto sta che la nuova Lady ferro scoppiò in lacrime annunciando le dimissioni “per non aver attuato la Brexit”. Euronews diede così la notizia: “Theresa May, da nuova Lady di ferro alle dimissioni”. Altri titoli in ordine sparso pubblicati sugli organi di stampa italiani subito dopo l’elezione di May, avvenuta nel 2016: “Theresa May: una nuova Lady di ferro?”. “Cinque cose su Theresa May: ecco chi è la nuova Lady di ferro”. Insomma: all’incirca la stessa cosa di quel che sta accadendo ora con Truss, la “nuova nuova” Lady di ferro. C’è da augurarsi per lei che stavolta i giornali italiani portino bene. Anche perché, quando May si dimise, il suo posto fu preso dall’ex ministro degli Esteri, Boris Johnson. Sì. Quel Boris Johnson che dopo le dimissioni ha lasciato il suo posto all’ormai ex ministro degli Esteri, Liz Truss.
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