05 Maggio 2022
Fonte: Associated Press
Corpi di soldati russi disposti a forma di zeta e crocifissioni: orrore ucraino a Kharkiv. Dalla zona della città dell'Ucraina orientale riconquistata dall'esercito ucraino arrivano foto terrificanti: quattro cadaveri di soldati russi sono stati disposti dal nemico sulla strada a formare una zeta, diventata il simbolo dell'operazione russa nel Paese. A dimostrazione che la guerra potrà avere degli invasori e degli invasi, ma sul campo di battaglia non esistono buoni o cattivi: le atrocità e i crimini vengono commessi da entrambe le parti. In questo caso vengono oltraggiati persino i cadaveri col fine di irridere il nemico, affinché la lettera fosse visibile dall'alto al passaggio dei droni. Le immagini non temono smentite visto che sono state diffuse da Associated Press, una delle agenzie di stampa più importanti al mondo.
Scene raccapriccianti arrivate dai sobborghi di Kharkiv, la seconda città più popolosa dell'Ucraina. Bombardata pesantemente e cinta d'assedio nella prima fase dell'offensiva russa, la città è stata abbandonata nel momento in cui le forze dell'armata di Mosca si sono concentrate sulla presa di Mariupol e del Donbass. I militari ucraini sono riusciti a riprendere il controllo della zona e alcuni di loro hanno dato prova di grande crudeltà.
Un'altra immagine molto cruda mostra un cadavere carbonizzato appoggiato su un cavallo di frisia, uno strumento difensivo usato per impedire il passaggio dei carri armati e dei mezzi blindati: una sorta di moderna crocefissione. Prove inconfutabili del livello di brutalità raggiunto da questa guerra che sembra non avere regole da una parte e dall'altra, nonostante spesso si cerchi di far passare gli ucraini solo come vittime.
L'invasione, i bombardamenti indiscriminati contro obiettivi civili, non si sa fino a che punto frutto di errori di tiro o di schegge di ordigni deviati dai sistemi antimissile, i massacri come quello perpetrato a Bucha, non possono giustificare lo scempio dei cadaveri nemici. Anche la Croce Rossa Internazionale, da sempre al di sopra delle parti in tutti i conflitti, ha definito questi orrori come crimini di guerra.
Non è dato sapere se la procuratrice generale dell'Ucraina Iryna Venediktova allargherà le sue indagini anche alle atrocità commesse dai suoi connazionali, che pure dovrebbero ricadere sotto la sua giurisdizione, o si limiterà a raccogliere solo le prove a carico dell'invasore per incriminare Vladimir Putin davanti al tribunale de L'Aia.
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