28 Aprile 2022
Onu (alesi_enrico)
Onu, Mosca tramite Sergey Leonidchenko ha denunciato "centri di tortura a Mariupol". Il consigliere senior della rappresentanza russa alle Nazioni Unite lo ha affermato durante una riunione informale. Un centro di tortura ucraino sarebbe presente nell’aeroporto di Mariupol che è cinicamente soprannominato la 'biblioteca'. Una svolta inattesa se confermata che dimostra come anche gli ucraini non abbiano la coscienza a posto mentre passano il tempo a "scovare" fosse comuni.
Su Mariupol, Leonidchenko rincara: "I centri di tortura sono davvero impensabili nel 21/o secolo e ci sono molte prove, molte prove oculari che il Servizio di sicurezza ucraino ha istituito un centro di tortura segreto presso l’aeroporto di Mariupol, che è cinicamente soprannominato la ‘biblioteca’", Per il russo questo centro "è stato istituito nel 2014, quando il battaglione nazionalista Azov è stato ospitato a Mariupol".
"Questo centro è stato utilizzato per torturare, stuprare e uccidere “libri”, il termine con cui neonazisti chiamavano i prigionieri del centro, civili sospettati di mancata lealtà al regime di Kiev. Vi assicuro che i responsabili di questo e di altri crimini atroci saranno processati. Nessuno eviterà la punizione. La denazificazione dell’Ucraina sarà completata", ha concluso.
Antonio Guterres, alto ufficiale delle Nazioni Unite dopo la visita in Russia farà rotta anche a Kiev. Un incontro, che per motivi di sicurezza si terrà in un luogo non precisato. Il numero uno delle Nazioni Unite ha scritto in un tweet: "Sono arrivato in Ucraina dopo aver visitato Mosca". "Continueremo il nostro lavoro per rafforzare il supporto umanitario, e garantire l’evacuazione dei civili dalle zone di conflitto perché prima finisce questa guerra, meglio è, per il bene dell’Ucraina, della Russia e del mondo".
Dopo l'ncontro durato un'ora con il presidente Vladimir Putin Guterres in un'intervista alla Cnn ha affermato che la guerra finirà quando "la Russia deciderà di mettervi fine e quando ci sarà, la possibilità di un vero accordo politico". L'incontro è stato preceduto dal faccia a faccia con Lavrov, dove il portoghese ha chiesto il "cessate il fuoco".
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