27 Aprile 2022
Pfizer e Biontech hanno deciso: serve il booster per i bambini dai 5 agli 11 anni negli Stati Uniti. L'ordine pare essere uno solo: più vaccini per tutti. Data la crescente ondata di Omicron la richiesta alla Food and Drug Administration (Fda) è quella a procedere verso i giovanissimi. Un potenziale mercato da 10 miliardi di dollari quello che potrebbe portare in dote se la richiesta venisse approvata. C'è da chiedersi il motivo di tanta voglia di vaccini dato il continuo mutare del virus e delle sue varianti.
Pfizer e Biontech avevano chiesto ad inizio aprile tramite una dichiarazione, la terza dose per i più giovani. Per le due società, un "booster" avrebbe generato in modo sicuro una forte risposta immunitaria nei giovani, compreso un aumento significativo dei livelli di anticorpi contro la variante Omicron. Un analisi in particolare dimostrerebbe un aumento di 36 volte gli anticorpi necessari contro Omicron. Omicron appunto. Cui si presume come vanno dicendo da tempo gli scienziati non essere l'ultima variante.
I virus infatti, sottolinea in particolare Bassetti, mutano di continuo. Non è strano notare una combinazione di due sottovarianti, come avviene con l'influenza, che potrebbero rendere non necessario un eventuale booster a cui puntano i due partner.
Quindi una terza dose per i giovanissimi sarebbe una novità. Le autorità di regolamentazione hanno recentemente dato il via libera alla quarta dose per le persone over 50 o con sistema immunitario debole. La risposta della Food and Drug Administration è prevista entro poche settimane. In questa fase l'agenzia chiederà al suo gruppo di esperti sui vaccini di esaminare la domanda.
Fa riflettere che la richiesta arrivi dopo che Biontech nel rapporto annuale alla US Securities and Exchange Commission ha affermato di "non essere in grado di dimostrare l’efficacia o la sicurezza sufficienti del nostro vaccino COVID-19 e/o delle formulazioni specifiche per la variante per ottenere l’approvazione normativa permanente negli Stati Uniti, nel Regno Unito, nell’Unione Europea o in altri paesi". La palla adesso passa agli Usa.
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