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Igor Osipov, arrestato il comandante della flotta russa del Mar Nero dopo l'incidente sul Moskva. Gli Usa pattugliavano la zona

Lo riferisce il media polacco Onet citando il portale “Defence Express”. Ancora ignote le cause dell'incidente. Intanto spunta un aereo spia Usa che avrebbe pattugliato la zona poco prima che il caso scoppiasse

22 Aprile 2022

Igor Osipov

Igor Osipov (Fonte twitter @RealMiBaWi)

Sarà Igor Osipov comandante della flotta russa del Mar Nero a pagare per l'incidente sull'incrociatore Moskva di qualche giorno fa. Il russo infatti è stato rimosso dall'incarico e arrestato come riferisce il media polacco Onet citando il portale "Defence Express". I russi - sempre secondo la stessa fonte - stanno conducendo sopralluoghi nel punto dell'affondamento della nave e sarebbe sotto inchiesta anche il vice ammiraglio Arkady Romanov (attuale vice comandante della flotta del Mar Nero) che per ora ha assunto la guida della flotta nell'area.

Incidente Moskva, Igor Osipov arrestato: era il comandante della flotta russa

Il Cremlino non aveva commentato le voci che volevano marinai dispersi dopo l'incidente sull'incrociatore Moskva. "Tutte le informazioni sono fornite dal ministero della Difesa. Non abbiamo la prerogativa di comunicare", aveva dichiarato Dmitry Peskov. Nessun altro dettaglio. Il colpo non è stato facile da assorbire per Putin: l'imbarcazione per la sua operazione in Ucraina era fondamentale, soprattutto riguardo la città di Odessa. Non ci sono ancora notizie ufficiali in merito all'affondamento del mezzo. Da parte ucraina riferiscono di averlo abbattuto e poi fatto affondare grazie a dei missili Neptune, mentre dalla Russia controbattono dicendo che si è trattato di un incendio a bordo. 

Incrociatore Moskva: spunta l'aereo spia Usa 
 

Nei giorni scorsi il Times ha rivelato che un aereo spia Usa P-8 Poseidon stava pattugliando il Mar Nero nelle ore precedenti all'attacco contro l'incrociatore. Il velivolo che costa circa 400 milioni di euro - si trovava a circa 160 chilometri dall'incrociatore. Il P-8 è in grado di tracciare navi e sottomarini a grande distanza. Sempre secondo il Times, il P-8 è decollato dalla base americana di Sigonella il 13 aprile, alcune ore prima dell'attacco.

Dopo aver spento i suoi localizzatori il P-8 si è posizionato sulla costa rumena del Mar Nero per tentare di localizzare la posizione della flotta russa. Il velivolo è rimasto nascosto per quasi tre ore ai radar. La Marina degli Stati Uniti non ha confermato di aver assistito l'Ucraina nell'attacco fornendo dati di intelligence, ma si è preoccupata di certificare la versione degli ucraini in merito all'attacco.

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