20 Aprile 2022
Russia-Ucraina, prove di nuovi colloqui. Mosca: "Inviata una bozza", Kiev: "La studieremo". Nelle ore in cui il conflitto in Ucraina sembra entrato in una nuova, forse decisiva, fase, con l'armata russa riposizionata in vista dell'offensiva finale nel Donbass e Mariupol ormai sul punto di arrendersi definitivamente, Russia e Ucraina provano timidamente a riavvolgere il filo dei negoziati dopo settimane di stallo. Solo il tempo dirà se sarà il seme che farà germogliare un accordo quantomeno per un cessate il fuoco. I segnali sono contrastanti, tra apparenti aperture e dichiarazioni che subito sembrano smorzare ogni nascente speranza. Mosca fa sapere di aver inviato una bozza negoziale definita "cristallina" ma poi sempre dalla Russia viene sottolineata la mancanza di fiducia verso i negoziatori ucraini. Da Kiev dicono che studieranno il documento.
"La Russia ha consegnato all'Ucraina una bozza di documento sui colloqui formulata chiaramente e attende la risposta. Ora la palla è nel campo di Kiev" ha fatto sapere il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov. Una parziale apertura che ha spiazzato alcuni osservatori, vista la situazione delle operazioni sul terreno e le dichiarazioni che si erano susseguite fino a ieri. "A partire da questo momento, la nostra bozza di documento, che contiene parole cristalline, è stata presentata alla squadra ucraina. La palla è nel loro campo e stiamo aspettando la loro risposta", ha ribadito il funzionario.
Sempre in mattinata, però, un altro importante funzionario russo aveva parlato con tutt'altro tono. "Ora non è più una questione di “fidati e verifica”, ora è semplicemente “verifica” perché non c’è più alcuna fiducia in queste persone", le parole usate a proposito dei negoziatori ucraini da Maria Zakharova, portavoce del ministero degli Esteri. Segnali contrastanti che fanno pensare che quello russo sia più che altro un diversivo per prendere tempo e mostrare al mondo che si è ancora disponibili a trattare.
"Da parte dell’ufficio di un uomo che si fa chiamare presidente dell’Ucraina ed è dotato di poteri adeguati è stata avanzata una richiesta per condurre i negoziati. Poi, come sempre, è iniziato un circo dal regime di Kiev: prima vengono, poi non vengono, a volte partecipano, a volte non partecipano" ha proseguito Zakharova con termini tutt'altro che distensivi.
L'Ucraina non ha chiuso la porta, anche se la risposta è arrivata con toni estremamente diplomatici: "La parte russa ha presentato la propria posizione. Ora tocca a noi studiare, comparare e trarre conclusioni, sia politiche che legali", ha dichiarato senza sbottonarsi Mykhailo Podolyak, uno dei consiglieri più fidati del presidente Zelensky. Il tempo dirà se sarà stato un fuoco di paglia oppure un reale dialogo tra i due contendenti.
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