11 Aprile 2022
Finlandia e Svezia potrebbero entrare nella Nato forse già questa estate, come conseguenza della guerra in Ucraina. L'Alleanza atlantica potrebbe presto contare 32 membri, allargandosi ai due Paesi tradizionalmente neutrali della penisola scandinava. Secondo quanto riferito da fonti americane alla stampa, l'adesione di Helsinki e Stoccolma è un'ipotesi tutt'altro che remota. Anzi, i rispettivi governi ci stanno già lavorando e le domande di ingresso potrebbero essere formalizzate già nei prossimi mesi. Del resto, in una delle ultime apparizioni pubbliche il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg aveva aperto a questo scenario con parole molto chiare: "Spetta a loro decidere se presentare domanda di adesione o meno. La Russia, come nessun altro Paese, non ha alcun diritto di veto”. Proprio dal Cremlino, a sorpresa, non arriva nessuna opposizione.
"Mi aspetto che tutti gli alleati li accolgano, sulla base del fatto che Svezia e Finlandia sono i nostri partner più stretti", aveva detto Stoltenberg. Possibilità alla quale Mosca aveva replicato senza minacciare conseguenze, nonostante l'allargamento della Nato a Est sia stato spacciato per uno dei principali motivi dell'invasione dell'Ucraina. "Un allargamento della Nato alla Svezia e alla Finlandia non rappresenterebbe di per sé agli occhi della Russia una minaccia esistenziale", ha dichiarato il portavoce di Putin Dmitrij Peskov.
Il Paese più avanti nella procedura è la Finlandia: il governo della premier Sanna Marin sta lavorando a un rapporto sulla politica estera di Helsinki che verrà reso pubblico in settimana. "Avremo discussioni molto approfondite ma non ci prenderemo più tempo del necessario", ha dichiarato la premier. La questione sarà discussa poi in Parlamento, ma la strada è ormai avviata. Stando all'ex premier Alexander Stubb la candidatura verrà presentata a maggio, per consentire ai membri Nato di pronunciarsi il mese successivo a Madrid, dove si svolgerà il prossimo vertice.
In Parlamento come nell'opinione pubblica la guerra in Ucraina ha cambiato radicalmente le priorità in tema di sicurezza. "Pensavamo di non avere bisogno della Nato ma l'invasione russa ha cambiato l'Europa per sempre ed essere membri dell'Alleanza ci farà sentire più sicuri", ha dichiarato il parlamentare centrista Joonas Kontta. Anche i finlandesi sembrano pensarla allo stesso modo: il 60% è favorevole all'ingresso nell'Alleanza atlantica, una percentuale raddoppiata rispetto al 24 febbraio, data dell'inizio della guerra.
Secondo gli osservatori, una volta completata la richiesta di adesione, la Svezia non potrebbe far altro che imitare Helsinki per gli equilibri della regione. Stoccolma è da sempre neutrale in politica estera: una posizione non prevista da un punto di vista costituzionale ma radicata nella prassi dai tempi di Carlo XIV, agli inizi dell'Ottocento. La Finlandia, invece, è neutrale dalla fine della Seconda Guerra mondiale in base alla ridefinizione degli equilibri cristallizzati con la Guerra Fredda.
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