25 Marzo 2022
Vladimir Putin torna alla carica e in un discorso alla tv russa tirando in ballo anche la Rowling, in una cerimonia di premiazione di Stato nell'ambito della cultura, attacca pesantemente chi vuole cancellare la cultura russa. "Oggi stanno cercando di cancellare un'intera cultura millenaria: la nostra gente", dice lo zar citando il caso dell'autrice di Harry Potter JK Rowling messa a tacere "solo perché non soddisfaceva le richieste sui diritti di genere".
Il presidente russo Putin fa nomi e cognomi e dichiara: "Stanno vietando scrittori e libri russi ed è in corso anche una campagna contro compositori russi tra cui Čajkovskij, Shostakovich e Rachmaninov", questi ultimi evidentemente banditi dopo l'invasione in Ucraina. Anche in Italia c'è stato un caso simile, che ha fatto di traino con il sindaco di Milano Beppe Sala che ha di fatto mandato via il maestro Gergiev dopo che quest'ultimo non si era espresso contro la guerra.
Putin continua: "Ora stanno cercando di cancellare il nostro Paese. Sto parlando della progressiva discriminazione di tutto ciò che ha a che fare con la Russia" e paragona la cancel culture di oggi ai nazisti che bruciavano i libri negli anni '30 che fortunatamente in Russia "non potrebbe mai succedere grazie alla nostra cultura". Per Putin la cultura russa "è inseparabile dalla nostra madrepatria, dalla Russia, dove non c'è posto per l'intolleranza etnica, dove da secoli convivono rappresentanti di decine di gruppi etnici".
Ma nel suo discorso Putin tira in mezzo anche la Rowling e fa riferimento allo scandalo scoppiato a seguito di alcune dichiarazioni della scrittrice inglese considerate offensive per le persone trans. L'autrice del celebre Harry Potter non molto tempo fa esclamò che "il nuovo attivismo trans spinge a erodere la definizione legale di sesso e sostituirla con il genere". Alzati cielo. Da allora l'autrice è stata fortemente contestata e osteggiata dal movimento LGBT, tanto che nel 2021 fu esclusa anche dalle celebrazioni del ventennale dell'uscita dal primo film di Harry Potter.
Non si è fatta attendere però la risposta della scrittrice che seccata probabilmente dal paragone ha scritto su Twitter: "Critiche alla cancel culture occidentale non sono il massimo, fatte da chi sta sterminando dei civili per la loro resistenza, o che incarcerano o avvelenano chi li critica. #Iostoconl'Ucraina".
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