14 Marzo 2022
Fonte: Canva
Come ampiamente preannunciato nei giorni scorsi, in Russia, a seguito del conflitto in corso in Ucraina, è stato bloccato Instagram dalla mezzanotte del 14 marzo. Secondo The Guardian, una comunicazione dell'autorità di regolamentazione statale delle comunicazioni Roskomnadzor ha prontamente avvisato gli utenti di rimuovere foto e video dall'app prima della chiusura, suggerendo di passare a "piattaforme russe".
"Poiché gli utenti attivi di Instagram avranno bisogno di tempo per copiare le proprie foto e video su altri social network, per avvisare i propri contatti e iscritti, Roskomnadzor ha deciso di completare la procedura di blocco dell'accesso a Instagram alle 00 del 14 marzo, concedendo 48 ore di un periodo di transizione", ha scritto Roskomnadzor, citato dall'agenzia di stampa locale Tass, sul suo canale Telegram. L'applicazione social - come hanno verificato alcuni giornalisti di Afp - non si aggiorna senza una connessione Vpn, cioè privata. Il social network è apparso anche in un elenco di risorse online con "accesso limitato" pubblicato da Roskomnadzor.
La decisione di Mosca di bloccare Instagram in Russia è maturata ufficialmente venerdì scorso dopo che Meta, la società di Mark Zuckerberg a cui fa capo, ha dichiarato che avrebbe consentito agli utenti dei social media in Ucraina di pubblicare messaggi contro Putin e contro la guerra, allentando così alcune forme di censura. L'ufficio del procuratore generale russo ha chiesto che Meta e tutte le realtà che rappresenta vengano riconosciute come "organizzazioni estremiste". "Questa decisione, che taglierà i rapporti di 80 milioni di persone in Russia e con il resto del mondo, è sbagliata", ha twittato nei giorni scorsi Adam Mosseri, il numero uno di Instagram. Anche Facebook e Twitter, che comparivano nella black list, sono già bloccati in Russia. La soppressione di Instagram in Russia, che rientra sostanzialmente nel pacchetto sanzionatorio, costituisce un problema soprattutto per chi ha come fonte di guadagno primaria le sponsorizzazioni. Inizialmente l'ambasciata russa negli USA ha chiesto l'intervento della Casa Bianca di porre un freno alle "attività estremiste" del gruppo di Zuckerberg. Non solo: il comitato investigativo di Russia, che indaga su crimini più gravi, ha detto che è stato avviato un procedimento "per istigazione all'odio contro i russi da parte della compagnia americana Meta".
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