14 Marzo 2022
fonte: Twitter @notDariafromMTV
Prosegue la guerra in Ucraina e tra le ultime notizie abbiamo l'avvenuta riapertura dei corridoi umanitari nelle principali città del paese, tra cui Mariupol. Un temporaneo cessate il fuoco che però non arresta l'accerchiamento dell'esercito russo attorno ai centri abitati. A seguito della possibile presa della principali metropoli, l'amministrazione Usa ha invitato i propri concittadini a lasciare immediatamente il paese. In serata un giornalista britannico è stato gravemente ferito in uno scontro a fuoco e si trova ora in terapia intensiva.
Proseguono inoltre le indiscrezioni sul ruolo della Cina nel conflitto. Nelle ultime ore - citando il Financial Times - gli Stati Uniti hanno riferito agli alleati che la Cina ha segnalato la sua disponibilità a fornire assistenza militare alla Russia. Poco prima delle 19 si era peraltro concluso il vertice romano tra il consigliere della Sicurezza nazionale Usa, Jake Sullivan e il capo della diplomazia del partito comunista cinese, Yang Jiechi, iniziato questa mattina. In giornata telefonata tra il presidente Putin e il l'israeliano Naftali Bennet, mentre viene escluso al momento un simile incontro tra il capo del Cremlino e Biden. Secondo Mosca infatti un vertice di questo tipo "non è al momento in discussione".
Nel frattempo le autorità russe hanno rilasciato alcune dichiarazioni sulle probabile futura capitolazione del paese. Nelle ultime ore Mosca ha infatti dichiarato che non esclude di prendere il "controllo totale" delle grandi città ucraine. Nel rispondere ai giornalisti, il portavoce del Cremlino Dmitrij Peskov non ha però voluto annunciare una data per la fine di quella che i russi chiamano ancora "operazione speciale". Continuano intanto a giungere in Ucraina i combattenti mediorientali annunciati da Mosca qualche giorno fa. Secondo l'Osservatorio nazionale per i diritti umani sarebbero già 40mila ma non ancora presenti direttamente sul fronte ucraino.
In giornata era poi iniziato il quarto round di colloqui che ha registrato passi avanti delle due diplomazie e che dopo una pausa tecnica riprenderà nella giornata di martedì. Lo riferisce un portavoce del presidente ucraino Zelensky, Ihor Zhovkva: "Invece di darci un ultimatum o linee rosse o chiedere all'Ucraina di arrendersi, ora sembrano avviare negoziati costruttivi", riferisce alla Bbc. Le richieste sono sempre le medesime da parte di Kiev: cessate il fuoco e ritiro delle truppe. Una posizione su cui Mosca sembra ancora molto lontana al momento. Intanto Sputnik riferisce di circa 20 morti in un attacco missilistico a Donetsk, una delle città del Donbass, regione da cui tutto è cominciato. Le milizie filorusse presenti in città parlano di un "atto terroristico".
Nel corso della mattinata, il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba aveva lanciato un appello via Twitter alle potenze occidentali, dichiarando: "A coloro che all'estero hanno paura di essere trascinati nella terza guerra mondiale. L'Ucraina combatte con successo. Abbiamo bisogno di voi per aiutarci a combattere. Forniteci tutte le armi necessarie", Sulla Russia Kuleba aveva poi aggiunto: "Applicate più sanzioni alla Russia e isolatela completamente. Aiutate l'Ucraina a costringere Putin al fallimento e scongiurerete una guerra più grande".
Continua il conflitto fra Ucraina e Russia, ormai giunto quasi alla terza settimana: secondo fonti autorevoli Mosca avrebbe chiesto aiuti, sotto forma di sostegno economico e militare, alla Cina di Xi Jinping. In particolare, le due fonti vicine al Pentagono avrebbero riferito di una richiesta di droni. La notizia è stata smentita da ambo le parti, ma commentata dagli Usa che hanno minacciato il Cremlino di "conseguenze" qualora l'appoggio di Pechino dovesse andare a buon fine. Intanto è previsto per oggi il quarto round di negoziati fra le delegazioni dei due paesi in conflitto. La prima che avverrà per via telematica.
Jake Sullivan, consigliere per la Sicurezza nazionale degli Stati Uniti, ha commentato in merito alla questione dei possibili finanziamenti cinesi ai russi. "Stiamo comunicando direttamente e privatamente a Pechino che ci saranno assolutamente delle conseguenze", ha dichiarato Sullivan alla Cnn, la stessa emittente autrice dello scoop. Ha poi aggiunto: "Non permetteremo a nessun Paese di diventare un salvagente" per la Russia. Dalla Cina intanto si dicono estranei alle accuse. Liu Pengyu, portavoce dell’ambasciata cinese negli Stati Uniti, ha riferito di non aver "mai sentito" di richieste di droni e soldi da parte dei russi e ha fatto un appello alla pace: "La Cina incoraggia e supporta tutti gli sforzi che possano condurre a una soluzione pacifica della crisi".
Si terrà oggi intanto il quarto round di colloqui fra le delegazioni dei due paesi in conflitto. La volontà di Kiev, per bocca del suo presidente Zelensky, è quella di lavorare per arrivare a un incontro con il leader russo, suo omologo, Vladimir Putin. Da parte russa c'è la volontà di sedersi al vero tavolo delle trattative una volta che saranno stati raggiunti obiettivi chiave, come la capitale Kiev, oggetto di un assedio nelle ultime ore. Quelli di oggi saranno i primi colloqui telematici tenuti "in formato video". Ciò per evitare problemi logistici e di sicurezza alle due delegazioni.
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