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Dove vanno gli yacht degli oligarchi russi? Ecco le mete preferite dopo il rischio sanzioni

Yacht, aerei, quadri e conti bancari. Ecco quali sono le mete fuori dal rischio sanzioni dove gli oligarchi hanno deciso di portare i loro beni

09 Marzo 2022

Yacht, 2022

Yacht (Fonte Twitter @Area51cinqueuno)

Dove portano i loro beni gli oligarchi russi adesso che si trovano sotto la morsa delle sanzioni europee e statunitensi? Yacht, aerei, conti bancari. Sono diverse le fortune di proprietà dei più ricchi. Così come sono diversi coloro che si sono trovati costretti a espatriare i loro beni a rischio sanzioni. Le mete preferite a tal proposito sembrano essere Dubai, Abu Dhabi e le Maldive. Nelle ultime ore sembra essersi unito il Montenegro ma più in generale quei paesi senza trattati di estradizione. 

Yacht e non solo: dove gli oligarchi russi stanno trasferendo la loro fortuna

Dall'inizio dello scoppio della guerra in ucraina e in seguito alle minacce dei vari capi di stato sono diversi gli oligarchi che anche in Italia hanno subito pesanti decisioni. "Sequestreremo yacht, ville e jet ad oligarchi russi". Mentre Joe Biden pronunciava queste parole probabilmente senza pensare alle conseguenze, i ricchissimi russi hanno ben deciso di portare i propri beni tra cui anche quadri preziosi, negli Emirati Arabi Uniti. È quanto riporta il quotidiano ucraino "Ucrainska pravda" il quale riferisce che il 28 febbraio scorso, a Dubai sarebbe arrivato un aereo da Nizza, un Bombardier Global 5000, usato dai fratelli Rotenberg. Il 26 febbraio, invece, un aereo Bombardier Global 5000 dell'oligarca russo Yuri Trutnev avrebbe compiuto la rotta Mosca-Dubai-Mosca.

Per le fonti ucraine il Boeing 787-8 Dreamliner di Roman Abramovich sarebbe già volato a Dubai due volte durante la guerra. Per la prima volta il 28 febbraio. La secondo volta il 4 marzo, dopo essere tornato da Mosca. Mentre il 24 febbraio, anche l'aereo Bombardier Global 7500 dell'oligarca russo Sergey Chemezov è arrivato a Dubai. L'aereo è decollato da Mosca, si sarebbe fermato a Tel Aviv, prima di andare negli Emirati. 

Non solo Dubai ed Abu Dhabi: i russi portano i loro beni anche alle Maldive

Una tendenza abbastanza diffusa quella degli oligarchi che sembrano aver dirottato le loro attenzioni verso le mete più calde, come dimostra anche la transfuga verso le Maldive. A parte la naturale attrazione verso l'isola tropicale, quest'ultima non ha nessun trattato di estradizione verso gli Stati Uniti. Per Marine Traffic la scorsa settimana un numero crescente di mezzi lussuosi è stato avvistato alle Maldive, molti di proprietari non ancora sottoposti a sanzioni. Il Clio, di proprietà di Oleg Deripaska, fondatore del gigante dell'alluminio Rusal, è stata ancorato al largo della capitale Malè mercoledì 2 marzo.

A questo si sono aggiungi altre tre yacht lo stesso giorno. Su tutti il Nirvana di Vladimir Potanin, ritenuto l'uomo più ricco della Russia. Mentre il Titan, di proprietà di Alexander Abramov, co-fondatore del produttore di acciaio russo Evraz, è arrivato lunedì 28 febbraio. Le autorità delle Maldive interrogate a tal proposito, hanno preferito non commentare.

Come dimostrano i sequestri degli ultimi giorni, non tutti gli oligarchi hanno deciso di seguire il consiglio di Putin nonostante settimane di avvisi dell'imminente guerra in Ucraina. Proprio quest'ultimo sembra essere proprietario del Graceful, uno yacht ormeggiato in Germania fino a qualche settimana fa e adesso nel porto baltico di Kaliningrad. Altri sono ormeggiati alle porte del Mar Nero in Turchia, mentre c'è chi ha deciso di far ritorno in patria a Sochi e Novorossisysk, nel sud della Russia.

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