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Guerra Russia Ucraina, Putin: "Non peggiorare situazione". E Von der Leyen replica

La presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen risponde ai "consigli" di Putin: "Siamo pronti a nuove severe sanzioni se Mosca non ferma la guerra che ha scatenato"

04 Marzo 2022

Guerra Russia Ucraina, Putin: "Non peggiorare situazione con altre sanzioni"

fonte: Instagram Ursula von der Leyen

A poco più di una settimana dallo scoppio della guerra tra Russia e Ucraina, Vladimir Putin afferma di "non avere cattive intenzioni verso i Paesi confinanti", ma "suggerisce" all'Occidente di "non peggiorare la situazione con ulteriori sanzioni". "Io consiglierei di non esacerbare la situazione, non introdurre nessuna restrizione", dice il presidente russo. "Noi continueremo a rispettare i nostri obblighi e credo - continua - che ognuno debba pensare a come normalizzare la situazione e cooperare normalmente". Ma Ursula von der Leyen non ci sta. "Sappiamo - replica la presidente della Commissione Europea -  che il conflitto in Ucraina è lontano dalla fine. Siamo pronti a nuove severe sanzioni, se Vladimir Putin non ferma la guerra che ha scatenato". 

Terzo round di negoziati tra Russia e Ucraina nel weekend

A fianco del segretario di Stato Usa Antony Blinken, la von der Leyen aggiunge: "Stiamo facendo tutto il possibile per aprire corridoi umanitari in Ucraina: i civili devono poter scappare dalle città assediate". Nel frattempo si tratta per un terzo round di negoziati tra i rappresentati di Ucraina e Russia nel corso del prossimo weekend. Continua tuttavia ad apparire improbabile un'imminente risoluzione del conflitto, soprattutto dopo la conquista della centrale nucleare di Zaporizhzhia, la più grande d'Europa, da parte delle forze russe.

Kuleba: "Donne violentate nei territori occupati dai russi"

Nella giornata di venerdì il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha ufficialmente denunciato stupri di guerra da parte dei soldati russi nei territori di Kiev occupati da Mosca. Intervistato dal canale televisivo N1 ha infatti affermato: "Quando i soldati stuprano le donne nei territori occupati, e abbiamo diversi casi, quando i soldati russi abusano delle donne nelle città ucraina, è chiaramente difficile parlare dell'efficacia della legge internazionale".

Sull'invasione in corso si è inoltre espresso anche il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, definendo l'avanzata russa "la peggiore aggressione militare da decenni, con città, scuole, ospedali, edifici residenziali bombardati, attacchi alle centrali nucleare. I giorni che verranno probabilmente saranno peggiori, con più morti e più distruzione".

Guerra in Ucraina: nessun colloquio Biden-Putin

Nel frattempo direttamente dal Cremlino, il portavoce Dmitry Peskov fa sapere che oggi, venerdì 4 marzo 2022, non sono previsti contatti telefonici tra il presidente russo Vladimir Putin e il suo omologo statunitense Joe Biden. Nella giornata di ieri inoltre la Casa Bianca aveva già affermato che "non è questo il momento per un contatto, una telefonata o un incontro" tra i due leader mondiali.

Durante la giornata di venerdì l'agenzia russa Tass, citando il presidente della Duma di Stato, Vyacheslav Volodin, aveva dato per certo il trasferimento del presidente ucraino Zelensky in Polonia. Notizia successivamente smentita da fonti di Kiev, secondo cui Zelensky non avrebbe mai varcato i confini nazionali: "È falso! Il presidente è a Kiev. È con il suo popolo". Le dichiarazioni della Tass arrivano nelle stesse ore in cui il Times riferisce che il presidente Zelensky sarebbe sopravvissuto negli ultimi giorni a ben tre attentati organizzati dai mercenari del gruppo Wagner e dalle forze speciali cecene. Lo stesso giornale tuttavia afferma che sarebbero stati gli stessi membri del Servizio di sicurezza russo, o perlomeno coloro contrari alla guerra in atto, a contattare Zelensky e a riferirlo della minaccia.

Scholz: "Nato non prenderà parte alla guerra"

La Nato non parteciperà alla guerra in corso tra Russia e Ucraina. Lo rassicura il cancelliere tedesco Olaf Scholz. "Non siamo parte del conflitto militare in corso e non lo saremo", dichiara nel corso della sua prima visita da capo del governo al Comando operativo della Bundeswehr a Potsdam. "Il fatto che la Nato e i suoi stati membri non parteciperanno al conflitto è assolutamente chiaro", ribadisce.

"Il governo tedesco - prosegue - farà tutto il possibile perché si arrivi a un cessate il fuoco e perché si utilizzino a questo fine tutti i margini di manovra che la diplomazia offre. Le immagini che stiamo vedendo delle distruzioni sono sufficientemente terribili, non ce ne servono altre". L'attacco alla centrale ucraina di Zaporizhzhia "dimostra quanto pericolosa sia la situazione. Le guerre portano sempre distruzione anche dove forse nessuna delle parti in guerra intende davvero ma ciò può comunque avere effetti terribili", prosegue Scholz. "Per questo è importante evitare escalation", conclude.

Ue: "Percorso agevolato per ingresso Ucraina"

L'Europa è pronta ad accogliere i profughi di questa guerra. Il vice presidente Parlamento Ue infatti afferma infatti che "i Paesi fanno a gara per ospitarli". Lo stesso inoltre chiede un "percorso agevolato per ingresso nell'Unione dell'Ucraina". Nella giornata del 3 marzo, anche Georgia e Moldavia hanno richiesta ufficialmente di far parte dell'Unione Europea.

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