28 Febbraio 2022
Zelensky firma la richiesta di annessione all'Ue (fonte: Twitter @ilpiotr)
Svolta nella questione ucraina. Mentre i negoziati sono in corso fra le delegazioni di Russia e Ucraina, arriva la notizia che potrebbe farli fallire. Il Presidente Zelensky ha firmato una richiesta formale di adesione all'Unione Europea. Si alza la posta in gioco, l'Ucraina non sembra voler fare passi indietro e anzi rilancia. Finiti intanto i negoziati a Minsk fra le delegazioni dei due paesi. Secondo il consigliere presidenziale ucraino Podolyak: "Le parti hanno identificato una serie di temi prioritari e per trovare una possibilità di soluzione a questi temi hanno deciso di tornare nelle proprie capitali per consultazioni. Le parti hanno inoltre deciso di condurre nel più breve tempo possibile un secondo round di negoziazioni".
L'Unione Europea raccoglie l'appello lanciato dal Presidente Zelensky: "Adoperarsi per concedere all’Ucraina lo status di candidato all’Ue, in linea con l’articolo 49 del trattato sull’Unione europea e nel frattempo, continuare a lavorare per la sua integrazione nell’Ue". Questa la richiesta nell'ordine del giorno che domani verrà discusso alla plenaria del Parlamento europeo. E ancora si rende noto che si vorrà condannare "con la massima fermezza l’aggressione militare illegale e ingiustificata della Russia contro l’Ucraina, nonché il coinvolgimento della Bielorussia in questa aggressione".
Si sono conclusi i negoziati di Minsk tra Russia e Ucraina per discutere dell'invasione del paese da parte di Mosca. Il luogo scelto per le trattative è stato il punto di controllo Alexandrovka - Vilchha. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si è mostrato particolarmente scettico sul possibile esito del colloquio, arrivando a dire: "Non credo molto nel risultato dei negoziati, ma lasciate che ci provino. In modo che in seguito nessuno abbia dubbi sul fatto che io non abbia cercato di fermare la guerra quando c'era la possibilità di farlo".
Nel frattempo l'Unione Europea chiude il proprio spazio aereo ai voli russi. Idem fa la Russia con i voli provenienti da tutti gli stati dell'UE. Nel pomeriggio telefonata fra il Presidente francese Emmanuel Macron e quello russo Vladimir Putin. Secondo i rumor quest'ultimo avrebbe assicurato al suo omologo che la Russia farà quanto in suo potere per evitare inutili spargimenti di sangue fra i civili ucraini. La presidente della Commissione Ursula von der Leyen continua a insistere: "Vogliamo l'Ucraina nell'Ue".
In un messaggio pubblicato su Telegram, Zelensky aveva inoltre affermato che i negoziati di oggi sarebbero serviti principalmente per indurre il presidente bielorusso Alexander Lukashenko ad assumersi "la responsabilità di garantire che tutti gli aerei, elicotteri e missili di stanza sul territorio bielorusso rimangano a terra durante il viaggio, i colloqui e il ritorno della delegazione ucraina". Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha poi aggiunto che: "Il fatto che la Russia sia pronta a colloqui senza prerequisiti, senza ultimatum, è già una vittoria per l'Ucraina. Andiamo lì per ascoltare e dire cosa pensiamo di questa guerra della Russia". Kulebo tuttavia esclude che dai colloqui possa uscire una possibile resa dell'Ucraina.
⚡️In Belarus, everything is ready to host Russia-Ukraine negotiations. Waiting for delegations to arrive pic.twitter.com/WSnPMyChwg
— Belarus MFA (@BelarusMFA) February 28, 2022
Nel frattempo nel paese le forze ucraine sarebbero riuscite a riprendere il totale controllo della città di Kharkiv. Il governatore Oleg Sinegoublov ha inoltre precisato che: "I soldati russi catturati sono demoralizzati, non hanno alcun legame con il comando centrale, non capiscono e non conoscono le loro ulteriori azioni. Dall'inizio dell'attacco all'Ucraina, non ottengono cibo e acqua, le attrezzature non hanno riserve di carburante". A sud invece, l'esercito russo prende il controllo della città di Berdyansk, continuando a tenere sotto assedio la vicina Kherson. L'obiettivo è quello di creare un unico corridoio tra il Donbas e la penisola di Crimea.
Nel corso di un punto stampa con l'Alto commissario agli affari esteri Josep Borrell, la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen ha annunciato che: "Per la prima volta in assoluto l'Unione europea finanzierà l'acquisto e la consegna di armi ed equipaggi per il Paese che è sotto attacco. È un momento spartiacque". Si tratta di misure eccezionali che vanno ad aggiungersi "al solido pacchetto che vi ho presentato ieri, concordato dai nostri partner internazionali. In base a questo pacchetto, importanti banche russe saranno escluse dal sistema Swift e vieteremo anche le transazioni della banca centrale russa e congeleremo tutti i suoi beni, per impedirle di finanziare la guerra di Putin. E colpiremo i beni degli oligarchi russi".
In mattinata il presidente del Consiglio Ue Charles Michel ha annunciato che: "Il governo ucraino sta preparando la richiesta ufficiale per aderire all'Ue. Ciò vuol dire che la Commissione dovrà prendere una posizione ufficiale. Io penso che il dibattito ci sarà molto presto". Nelle stesse ore il presidente ucraino Zelensky aveva fatto sapere di voler chiedere l'adesione immediata all'Unione Europea.
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