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Ucraina, Putin riconosce l'indipendenza delle Repubbliche separatiste: il discorso alla nazione

Borrell: "Qualsiasi aggressione avrà risposta forte dell'Ue"

21 Febbraio 2022

Vladimir Putin

Vladimir Putin (fonte: Lapresse)

Al termine del Consiglio di Sicurezza nazionale che ha presieduto, Vladimir Putin ha annunciato che la Russia riconoscerà l'indipendenza delle Repubbliche separatiste dell'Ucraina orientale. Vale a dire le Repubbliche di Donetsk e Lugansk. Si tratta di una violazione aperta degli accordi di Minsk a cui seguirà una risposta occidentale. Scholz e Macron si sono entrambi detti "delusi" dalla decisione del Presidente russo. 

Il discorso alla nazione

Putin ha annunciato il riconoscimento del Donbass durante il discorso alla nazione in cui ha dichiarato: "L'Ucraina non è mai stato un vero Stato". E poi: "L'Ucraina non è un Paese confinante, è parte integrante della nostra storia e cultura", ha detto il presidente russo Vladimir Putin, in un discorso alla nazione in diretta tv. "La situazione in Donbass è diventata critica", ha detto ancora. 

"La situazione in Donbass è diventata estremamente critica. Mi rivolgo a voi per informarvi su quali saranno le prossime azioni in questa situazione. L'Ucraina è parte integrante della nostra storia, della nostra cultura. Ci sono legami molto forti dal punto di vista familiare e storico. Gli ucraini stessi si considerano parte della Russia, siamo uniti da sempre", ha detto il presidente russo aprendo il discorso alla nazione dopo il riconoscimento. "E' importante capire cosa sta succedendo oggi e quali sono gli obiettivi che ci siamo posti", dice il presidente, nella giornata cruciale della crisi tra Russia e Ucraina, ripercorrendo tappe e momenti chiave nella storia a partire dalla Rivoluzione del 1917, passando per la Seconda Guerra Mondiale. Dalle decisioni di Lenin prima e Stalin poi, Putin accenna ai nodi della storia sovietica. "L'Ucraina sovrana è stata creata da Lenin, è stato lui l'architetto", dice Putin. "Noi siamo pronti a mostrarvi cosa significa liberare completamente l'Ucraina".

"Abbiamo aiutato l'Ucraina a pagare i suoi debiti, eravamo pronti ad accollarci tutti i debiti nel 2017. L'Ucraina avrebbe dovuto rinunciare ad alcuni asset, Kiev non ha voluto ratificare questi accordi. La Russia è sempre stata pronta a cooperare, abbiamo collaborato sul campo. Sembrava che le autorità ucraine avessero deciso di agire per ottenere vantaggi senza assumersi responsabilità. Ricordiamo le minacce permanenti delle autorità ucraine in materia di energia, cercavano una corsia preferenziale", prosegue Putin, mentre le autorità ucraine "continuano a ricattarci".

"Kiev ha rifiutato di riconoscere i nostri legami storici e le tradizioni dei russi che vivono in Ucraina, nel paese è montata un'ondata di nazionalismo con rivendicazioni nei confronti della Russia. E' importante comprendere - continua il presidente russo - che l'Ucraina non ha mai avuto una tradizione coerente" con l'identità "di una nazione, non ha fatto altro che seguire modelli esteri senza difendere gli interessi dei cittadini. In Ucraina, le autorità hanno preso il potere solo sulla base di idee populiste: poi, hanno sempre fatto un passo indietro rispetto alle promesse fatte alla popolazione. Chi è arrivato al potere ha fatto solo i propri interessi: gli ucraini non possono dire di aver vissuto in una nazione stabile, sono stati governati da oligarchi concentrati sui propri interessi e interessati a dividere l'Ucraina dalla Russia, ricevendo sostegno dagli Stati Uniti. Milioni di dollari sono finiti nei conti correnti degli oligarchi, i cittadini hanno continuato a soffrire", afferma il presidente russo.

"L'eredità lasciata dall'impero russo è stata totalmente calpestata. Kiev si sta preparando a distruggere le chiese russe, la Russia è diventata un obiettivo comune di una campagna in cui è coinvolta anche la religione. L'Ucraina sta cercando di entrare in conflitto con noi, ci sono terroristi nel paese che vengono sostenuti e incoraggiati dalla comunità internazionale. Abbiamo sentito - incalza Putin - dichiarazioni sul fatto che l'Ucraina avrebbe intenzione di creare armi nucleari proprie, è solo questione di tempo. In altre parole, per l'Ucraina sarà più facile utilizzare la paura generata dalle armi nucleari per alimentare la tensione. Se Kiev dovesse entrare in possesso di armi di distruzione di massa, la situazione mondiale cambierebbe in modo drammatico. Nel corso degli ultimi mesi, le armi occidentali sono arrivate in Ucraina con un flusso continuo. Contingenti militari della Nato sono stati inviati nel paese, il quartier generale della Nato comanda direttamente militari che si trovano sul suolo ucraino. Nell'Ovest del Paese ci sono esercitazioni militari, chiaramente l'obiettivo è colpire la Russia. Sono in corso almeno 10 di queste esercitazioni, i contingenti Nato potrebbero crescere rapidamente", prosegue Putin.

"Il governo americano - aggiunge - non ha escluso la possibilità di un ingresso dell'Ucraina nella Nato. Arriverà un momento in cui questo succederà e la Nato non sarà più soltanto un'alleanza difensiva. Nel 1990, secondo un documento ufficiale della Nato, si diceva che l'alleanza non si sarebbe allargata a Est: parole vuote, è successo esattamente il contrario. Nel 1999 la Polonia, l'Ungheria e la Repubblica Ceca sono state incluse. Poi un'altra apertura verso le Repubbliche Baltiche. Le infrastrutture militari sono arrivate alle porte della Russia, con effetti negativi su tutta l'architettura della sicurezza europea: è stato un errore strategico", dice Putin riferendosi al tema Nato e allargando il discorso alla dotazione di missili Usa "capaci di colpire ovunque, anche sott'acqua".

"In alcuni documenti ufficiali è scritto che la Russia è il nemico numero 1 dell'alleanza atlantica. Molti non ci credevano, ora evidentemente dobbiamo crederci", prosegue. "La capacità offensiva della Nato è enormemente aumentata, con un dispiegamento di forze attorno alla Russia, con una serie di infrastrutture proprio in Ucraina", ribadisce. "Se questo è il modo in cui vogliono agire sul territorio ucraino, allora l'obiettivo siamo noi. I missili ci metterebbero 30 secondi a colpire Mosca", sostiene Putin.

"La situazione in Donbass è diventata estremamente critica. Mi rivolgo a voi per informarvi su quali saranno le prossime azioni in questa situazione. L'Ucraina è parte integrante della nostra storia, della nostra cultura. Ci sono legami molto forti dal punto di vista familiare e storico. Gli ucraini stessi si considerano parte della Russia, siamo uniti da sempre", ha detto il presidente russo aprendo il discorso alla nazione dopo il riconoscimento. "E' importante capire cosa sta succedendo oggi e quali sono gli obiettivi che ci siamo posti", dice il presidente, nella giornata cruciale della crisi tra Russia e Ucraina, ripercorrendo tappe e momenti chiave nella storia a partire dalla Rivoluzione del 1917, passando per la Seconda Guerra Mondiale. Dalle decisioni di Lenin prima e Stalin poi, Putin accenna ai nodi della storia sovietica. "L'Ucraina sovrana è stata creata da Lenin, è stato lui l'architetto", dice Putin. "Noi siamo pronti a mostrarvi cosa significa liberare completamente l'Ucraina".

Il leader del Cremlino ha poi sostenuto che il Paese ucraino è stato contaminato dai virus del nazionalismo, del nazismo e della corruzione degli oligarchi. Inoltre nel discorso alla nazione Putin ha accusato l'Ucraina di aver rubato il gas russo e di aver ricattato Mosca. "L'Ucraina è una colonia americana con un regime fantoccio", ha dichiarato Putin sostenendo che l'ambasciata americana controlla direttamente alcuni giudici. Poi ancora: "Ha già perso la sua sovranità", diventando serva "dei padroni occidentali", ha aggiunto Putin.

Il presidente russo: "L'Ucraina minaccia la nostra sicurezza. Cerca di entrare in conflitto con noi, ci son terroristi nel Paese sostenuti e incoraggiati dalla comunità internazionale, con condizioni a beneficio dell'Ucraina". "L'espansione della Nato è solo una questione di tempo", ha poi aggiunto. "Siamo preoccupati dall'ingresso di Kiev nell'Alleanza atlantica. Ci hanno ingannato", dice Putin.

Il discorso di Vladimir Putin alla nazione si conclude con un monito all'Ucraina: "Kiev a non adotti misure contro le due regioni". 

Tutte le istituzioni russe si erano espresse a favore delle autoproclamate repubbliche dell'Ucraina orientale. Dopo il parlamento, è intervenuto anche il vicepresidente del Consiglio di Sicurezza Dmitry Medvedev. "È impossibile che migliori la situazione in Ucraina, quindi è necessario riconoscere Lugansk e Donetsk". Analoga richiesta è stata formulata dal capo dell'intelligence e dal ministro della Difesa. "Non c'è altra via che riconoscere" il Donbass, ha sintetizzato il ministro Lavrov. Kiev intanto chiede una riunione urgente del consiglio di sicurezza dell'Onu.

Le reazioni

Non si fa attendere la reazione di Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Ue: "Il riconoscimento dei due territori separatisti in Ucraina è una palese violazione del diritto internazionale, dell'integrità territoriale dell'Ucraina e degli accordi di Minsk. L'Ue e i suoi partner reagiranno con unità, fermezza e determinazione in solidarietà con l'Ucraina". Così ha commentato su Twitter.

Il premier britannico Boris Johnson definisce il discorso di Putin “Un segnale molto oscuro” e parla a sua volta di una violazione del diritto internazionale e di un “ripudio” degli Accordi di Minsk.

“Alla luce del deterioramento della situazione in Ucraina, il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres ha annullato la sua missione in Congo”. Lo ha comunicato il portavoce del Palazzo di Vetro, Stephane Dujarric, sottolineando che Guterres “tornerà a New York domani”. Il presidente del Consiglio Mario Draghi , a quanto si apprende, sta seguendo costantemente l’evoluzione della crisi ucraina. “La decisione delle autorità russe di riconoscere le cosiddette Repubbliche separatiste di Lugansk e Donetsk è da condannare in quanto contraria agli accordi di Minsk e costituisce un grave ostacolo nella ricerca di una soluzione diplomatica. L’Italia continua a sostenere l’integrità e la piena sovranità dell’Ucraina nei suoi confini internazionalmente riconosciuti”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio.

Telefonata di Putin a Macron prima dell'annuncio

Prima dell'annuncio, Putin ha telefonato al presidente francese Emmanuel Macron ed al cancelliere tedesco Olaf Scholz per informarli della decisione di firmare il decreto sul riconoscimento delle repubbliche di Donetsk e Luhansk. Lo rendo noto il Cremlino. Informati della decisione del presidente di "firmare a breve" il decreto per il riconoscimento, Macron e Scholz "hanno espresso delusione per questo sviluppo", ha riferito il Cremlino.

"Vladimir Putin li ha informati dei risultati dell'incontro allargato del Consiglio di sicurezza russo, che ha valutato l'attuale situazione sul Donbass, nel contesto della decisione della Duma sul riconoscimento di Donetsk e Luhansk", dopo gli appelli dei leader delle due Repubbliche "in relazione all'aggressione militare delle autorità ucraine, i bombardamenti massicci del Donbass, a causa dei quali la popolazione civile sta soffrendo", ha riferito il Cremlino. Che poi ha fatto stato della "delusione espressa" dal presidente francese e dal cancelliere tedesco, che hanno comunque indicato "la loro disponibilità a continuare i contatti".

"Non solo l'Ucraina, ma il mondo intero segue attentamente le azioni russe rispetto al riconoscimento" delle autoproclamate repubbliche. "Tutti si rendono conto delle conseguenze. C'è molta emozione, ma è proprio ora che bisogna concentrarsi tutti con calma sugli sforzi di de-escalation. Non c'è altra via". Lo ha detto su Twitter il ministro ucraino degli Esteri Dmytro Kuleba.

"Qualsiasi aggressione all'Ucraina avrà una risposta forte da parte dell'Ue. Questo vale anche per la Bielorussia, se un attacco dovesse essere condotto a partire dal suo territorio o con il suo coinvolgimento". Lo sottolinea l'Alto Rappresentante dell'Ue Josep Borrell, in conferenza stampa a Bruxelles al termine del Consiglio Affari Esteri.

"La Bielorussia - continua Borrell - è stata trascinata in questa crisi: sta perdendo la sua sovranità, con un dispiegamento non trasparente delle forze russe. La Bielorussia sta perdendo la sua neutralità nucleare, con un processo di 'satellitizzazione' rispetto alla Russia", conclude.

Incontro Biden Putin

Cresce la tensione tra Russia e Stati Uniti sulla situazione in Ucraina. Gli Usa si dicono convinti: "Un attacco estremamente violento contro l'Ucraina è possibile nei prossimi giorni o ore". Mentre il presidente russo Vladimir Putin ha detto che deciderà "oggi" sul riconoscimento dei separatisti ucraini del Donbass. Un civile ucraino è stato ucciso nei bombardamenti separatisti nell'Est. Lo rendono noto le autorità locali.

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden dovrebbe presto incontrare il suo collega russo Vladimir Putin ma solo ad una condizione: Mosca non dovrà invadere l'Ucraina. Ad annunciarlo sono la Cnn e il Washington Post che, dopo i colloqui telefonici di ieri, domenica 20 febbraio 2022, di Emmanuel Macron con il presidente russo e quello ucraino Volodymyr Zelensky, hanno aggiunto anche che l'incontro dovrebbe essere definito nel corso di questa settimana. 

Il presidente russo Vladimir Putin, inoltre, ha detto al leader francese Macron di non essere contrario ai summit sull'Ucraina ma che è necessario stabilire prima quali siano gli obiettivi da raggiungere. Lo ha riferito il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov, secondo quanto riporta la Tass. L'Occidente non è pronto ad accettare le proposte russe per risolvere la crisi ucraina, ha detto però, Lavrov aggiungendo che "i risultati della conferenza sulla sicurezza di Monaco hanno confermato che i paesi occidentali si allineano alle posizione di Washington".

E gli Usa, ha aggiunto, "vogliono discutere di questioni secondarie delle proposte russe e sempre che queste proposte non ledano gli interessi americani e della Nato". 

Nel frattempo gli Stati Uniti continuano a lanciare l'allarme:"Un attacco estremamente violento contro l'Ucraina è possibile nei prossimi giorni o ore".

Il Cremlino frena

A bloccare le aspettative sull'incontro Biden-Putin è stato il Cremlino. Mosca non esclude la possibilità di una riunione in presenza tra i due leader, ma, al tempo stesso, precisa che "non ci sono piani in tal senso". Lo riporta l'agenzia Interfax. "Se necessario certamente i presidenti di Russia e Usa in ogni momento possono prendere la decisione di avere dei contatti per telefono o di persona. Questa sarà una loro decisione", ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov. Poi ha aggiunto: "L'incontro è possibile se lo riterranno opportuno. Ad ora vi è chiara comprensione sulla necessità di continuare il dialogo a livello di ministri". 

Ucraina-Russia, Usa: "Sempre pronti per la diplomazia"

"Siamo sempre pronti per la diplomazia", hanno ribadito ancora una volta Joe Biden e gli Stati Uniti d'America tramite la portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki nella notte tra ieri e oggi. "Siamo anche pronti - ha aggiunto - a rapide e severe conseguenze se la Russia dovesse scegliere la guerra. E al momento la Russia sembra impegnata a portare avanti i preparativi per un attacco su vasta scala all'Ucraina in tempi molto brevi".

"Il presidente americano Joe Biden è pronto a confrontarsi con il presidente Putin in qualsiasi momento e secondo qualsiasi formato, se questo può contribuire ad evitare una guerra". A ribadirlo è stato il segretario di Stato americano Anthony Blinken nella giornata di domenica a 'State of the Union', programma della Cnn. 

Bombardamenti a Donetsk

Nel frattempo le milizie separatiste della repubblica di Donetsk hanno annunciato che oggi, lunedì 21 febbraio 2022, l'ospedale e una centrale elettrica nel capoluogo sono state colpite da bombardamenti da patte delle truppe ucraine. Ucciso un miliziano. 

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