20 Gennaio 2022
Il primo anno di Joe Biden da presidente degli Stati Uniti è stato un anno con luci ed ombre. 365 giorni caratterizzati da decisioni più o meno riuscite che hanno portato il democratico, alla vigilia delle elezioni di medio periodo, ad ottenere uno dei peggiori livello di gradimento che un presidente abbia mai avuto (42%). Secondo solo al picco ottenuto da Donald Trump in alcune occasioni del suo mandato (39%). Ma quali sono stati i momenti più significativi di quest’anno di stop and go per il presidente americano? Ne abbiamo contati 10 e tra questi il mega piano di salvataggio economico, il ritiro delle truppe dall'Afghanistan e l'elevata inflazione. Proviamo a metterli in ordine:
1. A gennaio Biden, dopo un’elezione vinta ma complicata, con un perdente che scatenava dubbi sulla validità del voto, ha chiesto agli americani di “ricominciare da capo”. In una cerimonia emozionante Biden ha chiesto "l'unità". Kamala Harris è diventata la prima donna a ricoprire la vicepresidenza del paese ed erano in tanti a scommettere su di lei per il futuro.
2. A marzo la prima grande vittoria al Congresso con il piano di salvataggio. Joe Biden, senza l’aiuto dei repubblicani, è riuscito a far approvare il mega piano di salvataggio dell’economia di quasi 2000 miliardi di dollari. Aiuti alle famiglie di basso reddito, sostegni ai cittadini colpiti dalla pandemia(1400 dollari),integrazioni al sussidio di disoccupazione e fondi per accelerare la campagna vaccinale. Ed ancora, assistenza all’infanzia e alla povertà infantile.
3. A marzo è esplosa la crisi migratoria, nonostante il confine con gli Stati Uniti sia stato chiuso. I corridoi umanitari aperti hanno fatto si che molte famiglie entrassero nel paese in maniera irregolare. Gli arresti da parte della Border Patrol sono stati da record e l’accoglienza è stata travolta.
4. Ad aprile la luna di miele con il paese era ancora alta. Vaccinazione di massa, ritorno al multilateralismo, modernizzazione del Paese e rinnovate politiche sociali hanno definito il presidente ma poi lo stesso Biden ha perso il controllo del paese colpito dalla pandemia e in piena crisi economica.
5. A giugno gli Stati Uniti si sono riavvicinati all'Europa dopo quattro anni di tensioni con Trump. Biden nel vertice dei 30 capi di Stato e di governo della NATO ha rafforzato l'impegno di Washington nell'Alleanza Atlantica, e ha voluto creare un fronte comune contro Russia e Cina.
6. A luglio l’alto numero di no vax ha allarmato nuovamente gli Stati Uniti dal punto di vista sanitario. Nonostante una campagna vaccinale senza precedenti il 30% della popolazione non ha ancora voluto il vaccino, e le nuove varianti hanno aumentato i picchi di infezioni. Il presidente ha chiamato questa nuova ondata "la pandemia dei non vaccinati".
7. Ad agosto il disastroso ritiro dall'Afghanistan dopo venti anni di presenza militare. La chiusura della missione è stata il più grande ponte aereo della storia degli Stati Uniti, ma le immagini di centinaia di afgani disperati hanno dato un colpo di maglio all’immagine dell’amministrazione Biden. La decisione del Democratico di non prorogare il termine per il ritiro ha anche violato la fiducia con gli alleati internazionali.
8. Ad ottobre il fuoco amico ha azzoppato il democratico. Con entrambe le Camere controllate dal Partito Democratico, si dava per scontato che una legislazione progressista sarebbe stata difficile da far passare. Ma il problema più grande è stato che all'interno dello stesso partito di Biden (il senatore Joe Manchin e il senatore Kyrsten Sinema), sono state respinte proposte come Build Back Better.
9. A novembre la simbolica sconfitta dei Democratici in Virginia. La vittoria dell'amico personale di Donald Trump, Glenn Youngkin, è stata vista come un'anteprima di ciò che potrebbe accadere alle elezioni di medio termine. Mentre il piano infrastrutturale approvato da 1200 miliardi ha fornito ossigeno a Biden.
10 A dicembre/gennaio infine l’inflazione ha raggiunto il massimo degli ultimi 40 anni.
L'inflazione è cresciuta del 7% su base annua a dicembre, un livello che non si vedeva dal 1982, trainata dai prezzi delle auto usate, dell’alimentazione e dell’edilizia abitativa. I dati hanno aumentato la pressione sulla Federal Reserve per iniziare ad aumentare i tassi di interesse a marzo, attualmente collocati a zero.
E adesso per Joe Biden il banco di prova delle elezioni di medio termine. Le previsioni non sono rosee per il democratico.
Di Artiglio
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