06 Dicembre 2021
Fonte: Pixabay
La crescita dell'occupazione negli Stati Uniti che sembrava aver dimenticato i guai provocati dalla pandemia a novembre si è fermata. Secondo gli ultimi dati del Dipartimento del Lavoro sono stati creati solo 210000 posti in più. Un dato che conferma il forte rallentamento rispetto soltanto al mese precedente dove invece i nuovi posti di lavoro creati erano stati quasi mezzo milione.
Sono state deluse le previsioni degli osservatori economici che immaginavano un trend diverso con assunzioni di oltre 530000 nuovi impieghi. In realtà vi è stato un rallentamento ma il tasso di disoccupazione è comunque sceso al 4,2% dal 4,6% di ottobre. In ogni caso più americani (anche se in misura minore rispetto al previsto) sono tornati al lavoro. Il tasso di partecipazione alla forza lavoro è salito al 61,8% a novembre, il massimo risultato raggiunto dall'inizio della pandemia nel 2020.
Gli imprenditori, cogliendo il messaggio di Joe Biden, hanno aumentato i salari per dare maggiore attrattività ai posti di lavoro ma, alcuni lavoratori, potrebbero ancora esitare a tornare al lavoro visti gli alti tassi di COVID-19 in tanti Stati a causa della variante Delta e adesso della nuova Omicron.
I sondaggi dell’ultimo rapporto del Dipartimento del Lavoro sono stati fatti prima dell’arrivo della variante Omicron dal Sudafrica. La nuova variante potrebbe influenzare negativamente anche il mercato del lavoro americano. I risultati, al di sotto delle aspettative, stanno ad indicare che la ripresa del mercato del lavoro era debole anche prima di questo arrivo a causa dei crescenti tassi di infezione nel nord-est e nel Midwest.
Ma nel rapporto non ci sono solo ombre ma pure qualche luce. La quota di adulti che lavorano è salita al 61,8% a novembre, con un aumento di due decimi di punto percentuale. Più persone escono dai margini e stanno tornando al lavoro.
Due le vere buone notizie: la disoccupazione è diminuita parecchio ed è aumentato il tasso di partecipazione al lavoro. Il rapporto occupazione-popolazione è cresciuto di mezzo punto percentuale e questo significa che se verrà mantenuto il ritmo attuale a maggio, si ritornerà ai livelli pre pandemia.
I salari sono aumentati in media del 4,8% rispetto all’anno passato.
Altra buona notizia riguarda l’occupazione tra la gente di colore. Anche qui la disoccupazione è diminuita al 6,7% rispetto al 7,9% di ottobre.
Delle persone che non lavorano, circa 1,7 milioni sono attivamente in cerca di lavoro e vengono classificate disoccupate. I restanti 3 milioni non sono più in cerca di lavoro: metà in pensione, e altri sono genitori che hanno abbandonato per la custodia dei figli e non sono conteggiati come disoccupati. Per il governo sono considerate disoccupate le persone che cercano attivamente lavoro. In ogni caso il mercato del lavoro americano si dimostra sempre effervescente anche in un periodo complesso come l’attuale.
Di Artiglio
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