24 Agosto 2021
Fonte: lapresse.it
Si è concluso il G7 dei leader in videoconferenza sull'Afghanistan, in cui il presidente Usa Joe Biden avrebbe confermato il 31 agosto come data ultima per il ritiro delle truppe dalla nazione. Lo ha reso noto su Twitter il portavoce del presidente del Consiglio europeo Charles Michel. Lo hanno inoltre confermato fonti dell'amministrazione americana alla Cnn. Biden, secondo quanto riferito, ha preso la decisione consapevole dei rischi per la sicurezza in caso di un prolungamento della presenza, ma ha comunque chiesto dei piani di emergenza per rimanere più a lungo se necessario.
"Oggi terrò una riunione d'emergenza del G7 per coordinare la nostra risposta alla crisi in Afghanistan", ha scritto in un tweet questa mattina il premier britannico Boris Johnson. "Chiederò ai nostri amici e alleati di essere al fianco del popolo afghano e di rafforzare il sostegno per i rifugiati e l'assistenza umanitaria. Continueremo a usare ogni leva umanitaria e diplomatica per salvaguardare i diritti umani e le conquiste in Afghanistan negli ultimi 20 anni. I Talebani verranno giudicati dalle loro azioni e non dalle parole".
"Se gli Stati Uniti o il Regno Unito dovessero volere più tempo per proseguire i trasferimenti, la risposta è 'no'", ha intanto fatto sapere un portavoce dei talebani. "O ci sarebbero conseguenze", ha minacciato, parlando della "sfiducia che si creerebbe". "Se sono intenzionati a proseguire l'occupazione questo provocherebbe una reazione", ammoniscono.
A poche ore dal vertice del G7, il ministro britannico della Difesa, Ben Wallace, aveva bollato come "improbabile" la possibilità che si andasse oltre la data del 31 agosto per il ritiro delle truppe dall'Afghanistan. "Penso sia improbabile - ha detto a Sky News - Non solo per quello che hanno detto i Talebani, ma anche per le dichiarazioni pubbliche del presidente Biden. Vale sicuramente la pena provarci tutti e lo faremo".
Downing Street, nel dare conto ieri della telefonata tra il presidente Usa e il premier britannico, ha riferito che Biden e Johnson hanno "concordato di continuare a lavorare insieme per garantire che coloro che hanno titolo per partire siano in grado di farlo, anche dopo la fine della fase iniziale dell'evacuazione".
Le operazioni di evacuazione al centro della telefonata tra Johnson e Biden, ha continuato il Downing Street, riguardano i cittadini britannici e Usa e quanti hanno collaborato con i rispettivi governi. Il premier britannico e il presidente Usa hanno sottolineato "l'importanza di un impegno diplomatico concertato per garantire i progressi compiuti in Afghanistan e prevenire una crisi umanitaria".
Londra e Washington si impegnano inoltre a "guidare l'azione internazionale, anche attraverso il G7 e il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, per stabilizzare la situazione, supportare il popolo afghano e lavorare nella direzione di un governo afghano inclusivo e rappresentativo".
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