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Mediobanca, chi è il prossimo Ceo Alessandro Melzi d'Eril, da laurea a Bocconi a sue origini aristocratiche, fino al successo di Anima Holding

Milanese, 50 anni, aristocratico e bocconiano. Dopo Anima Holding, Melzi d’Eril è pronto a diventare il più giovane ceo della storia di Mediobanca - Confermate le anticipazioni de Il Giornale d'Italia

03 Ottobre 2025

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Alessandro Melzi d'Eril sarà il nuovo Ceo di Mediobanca, con l'ufficialità che arriverà il 29 ottobre, insieme alla nomina del nuovo presidente Vittorio Grilli, come anticipato da Il Giornale d'Italia. Melzi è un nome già molto conosciuto nella finanza italiana, avendo raggiunto un successo notevole come amministratore delegato di Anima Holding. Bocconiano di formazione, appartiene a una famiglia nobiliare di Milano.

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Alessandro Melzi d’Eril sarà il nuovo amministratore delegato di Mediobanca. La nomina arriverà formalmente il 29 ottobre, all’indomani dell’assemblea, segnando un passaggio delicato per la storica banca d’affari italiana. Milanese, 50 anni, appartiene a una famiglia aristocratica lombarda di antiche radici ma ha costruito la propria carriera nel mondo della finanza con pragmatismo, metodo e riservatezza.

Il suo percorso professionale inizia con la laurea in Economia alla Bocconi e i primi passi in Dresdner Kleinwort Benson, seguiti da un’esperienza in Unicredit sotto la guida di Pietro Modiano. Successivamente approda al fondo Clessidra come investment director, dove contribuisce a operazioni strategiche come l’acquisizione di Prima, società che avrebbe gettato le basi per il futuro polo Anima.

È proprio in Anima Holding che Melzi d’Eril ha consolidato la sua reputazione: entrato nel 2011 come direttore finanziario, diventa direttore generale nel 2017 e infine amministratore delegato nel 2020. Sotto la sua guida, la società di gestione è cresciuta fino a oltre 200 miliardi di euro di masse in gestione, rafforzandosi attraverso acquisizioni come Kairos Partners e Castello sgr. La sua cifra, secondo chi lo conosce, è la capacità di creare sintonia, smussare tensioni e mantenere salda la rotta anche in contesti complessi.

In Mediobanca, Melzi d’Eril lavorerà a stretto contatto con il presidente Vittorio Grilli e con Luigi Lovaglio, Ceo di Mps, in un’operazione che punta a integrare il gruppo senese con Piazzetta Cuccia, garantendo sinergie senza snaturarne i valori. Il suo stile sobrio e la reputazione di lavoratore instancabile lo rendono una figura in grado di mediare tra le diverse anime dell’azionariato, dai grandi soci Delfin e Caltagirone al Ministero dell’Economia.

La sua biografia personale intreccia finanza e storia: un antenato, Francesco Melzi d’Eril, fu allievo di Leonardo da Vinci e depositario dei suoi codici; un altro fu vicepresidente della Repubblica Cisalpina con Napoleone. Oggi Alessandro, appassionato di tennis e montagna, vive a Milano con tre figli e un profilo riservato che ben si addice ai corridoi di Piazzetta Cuccia.

Con la sua nomina, Mediobanca sceglie un manager di nuova generazione, pragmatico e con una solida esperienza nel risparmio gestito, chiamato a guidare l’istituto in una fase decisiva.

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