01 Ottobre 2025
Si delinea il nuovo assetto ai vertici di Mediobanca: Alessandro Melzi d'Eril, AD di Anima Holding, in pole per il ruolo di Amministratore Delegato mentre Vittorio Grilli, ex ministro dell'Economia e attuale Presidente di JP Morgan Europa verso la Presidenza come anticipato da Il Giornale d'Italia.
Continuano a rimanere accesi i riflettori su Banca Monte dei Paschi di Schiena e Mediobanca: il 29 settembre il comitato si è riunito per restringere la lista dei nomi proposti per i vertici, che sarà confermata entro giovedì 2 ottobre quando il consiglio di amministrazione di Mps ratificherà le nomine.
Il nuovo capo di Mediobanca, in una prima fase, rivestirà il ruolo di ceo per poi assumere quello di capo-divisione e non di ad, preservando il brand Mediobanca. In questo ambito avrà anche un ruolo di "traghettatore" in una nuova entità combinata, guidata "hands on" da Luigi Lovaglio, Amministratore Delegato di Mps e che si allargherà successivamente a Banco Bpm e Credit Agricole Italia nel terzo polo bancario italiano, come anticipato da Il Giornale d'Italia.
La procedura è stata condotta dal comitato nomine di Mps, affiancato dall’advisor legale Maurizio Irrera. Il comitato ha lavorato su una rosa iniziale di circa venti nomi, proposta dalla società di ricerca Korn Ferry, selezionando nove consiglieri da includere nella lista ufficiale di undici. La stessa società ha curato anche la selezione dei profili per le cariche di CEO e presidente. Le proposte di Lovaglio e del presidente Nicola Maione saranno poi sottoposte al consiglio di amministrazione giovedì 2 ottobre, con successiva trasmissione alla BCE per le necessarie autorizzazioni.
Ex ministro del Tesoro nel governo Monti e consulente di Delfin e advisor di Mps, Grilli è uno dei candidati più quotati per il vertice di Mediobanca. Attualmente in JP Morgan Europa, Grilli sarà Presidente con deleghe operative e contribuirà alla sezione di Investment & Banking. Grilli, storicamente vicino ai due soci di riferimento Leonardo Del Vecchioe Francesco Gaetano Caltagirone, oltre che stimato dalla premier Giorgia Meloni, è da tempo in cima alle preferenze degli azionisti forti.
Dal 2020 è AD di Anima Holding. Dal 2004 al 2011 è stato Investment Director di Clessidra, uno dei principali fondi di private equity in Italia. In Clessidra nel 2009 partecipò all’avvio, con l’acquisizione dell’allora Prima SGR dal Gruppo Banca Monte Paschi di Siena, del progetto destinato a dar luce all’attuale ANIMA, cresciuta in questi anni tramite una combinazione di acquisizioni e crescita organica, fino a diventare il principale gruppo indipendente del risparmio gestito in Italia. In ANIMA Holding, Melzi d’Eril ha ricoperto il ruolo di CFO fino al 2017, anno in cui è stato nominato Direttore Generale della società.
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