Il mercato attende con attenzione il consiglio di amministrazione di Generali, previsto per oggi pomeriggio alle 14. Confermate le anticipazioni de Il Giornale d'Italia secondo cui la maggioranza del board dovrebbe esprimersi favorevolmente a un’intesa strategica di lungo periodo nei settori della bancassurance e dell’asset management, che coinvolgerebbe Generali, Banca Generali guidata da Mossa e la merchant bank di Alberto Nagel. Ci si aspetta il voto contrario dai consiglieri della lista di Caltagirone e Delfin, Flavio Cattaneo, Fabrizio Palermo e Marina Brogi, mentre la lista di Mediobanca si orienterà in modo compatto verso il sì; alcuni dubbi espressi da alcuni consiglieri sarebbero stati chiariti per spiegare il senso industriale dell'operazione, ottenendo così una maggioranza di 10 consiglieri su 13.
Verso il sì a un’intesa strategica decennale con Banca Generali
Questo via libera di massima consentirebbe ad Alberto Nagel di convocare per il 21 agosto l’assemblea degli azionisti, chiamata a votare il lancio dell’ops su Banca Generali. Nelle settimane scorse, Nagel aveva avanzato una proposta alla compagnia triestina per estendere l’accordo di lungo termine sul wealth management, accompagnata da un’offerta che prevedeva la rimozione del vincolo di lock-up di un anno sul 6,5% delle azioni Generali offerte come corrispettivo per la vendita del 50,17% di Banca Generali, misura subito respinta da Trieste.
L’accordo non è vincolante: i dettagli della partnership saranno definiti solo dopo un esito positivo dell’assemblea Mediobanca, mentre a Trieste il processo di valutazione dell’offerta è ancora in corso. Il comitato parti correlate è al lavoro per formalizzare la pratica, e un board di Mediobanca si è già riunito sei giorni fa.
Generali: per Banca Generali prezzo vicino al valore intrinseco
L’ok atteso oggi va interpretato come un segnale di gradimento e non come un’autorizzazione definitiva alla vendita. In casa Generali, infatti, Banca Generali non è considerata un asset strategico e il prezzo offerto da Mediobanca si avvicinerebbe al valore intrinseco. Inoltre, la proposta rafforzerebbe il modello di public company della compagnia triestina. Cedendo Banca Generali, dovranno comunque essere ridefiniti i contratti affinché la nuova entità con Mediobanca continui a dare priorità in sede di collocamento ai prodotti di Generali, altrimenti il Leone perderebbe uno dei principali canali di distribuzione di prodotti. Questo è l'elemento che alcuni consiglieri del board di area Mediobanca avrebbero precisato affinché Generali non rischi un impatto sui ricavi.
Bce e Consob: tappe chiave per la convocazione e l’avvio dell’offerta
La convocazione dell’assemblea di Piazzetta Cuccia è subordinata al via libera della Bce, atteso per il 18 agosto, a cui seguirà l’approvazione di Consob entro cinque giorni, a condizione che gli azionisti si siano già espressi. L’obiettivo è avviare l’offerta pubblica prima dell’8 settembre, termine dell’ops di Montepaschi, per mettere gli azionisti di fronte a una scelta strategica.
Generali e Caltagirone
Da Generali arriva così una mossa per sbloccare la posizione rispetto a Caltagirone, riducendo le possibilità che l’imprenditore riesca a conquistare il controllo della compagnia.