31 Luglio 2025
Nel primo semestre del 2025, Pirelli & C. S.p.A. ha confermato la propria solidità operativa, approvando i risultati finanziari con una maggioranza di 9 voti favorevoli su 15 all’interno del Consiglio di Amministrazione. Cinque consiglieri, incluso il presidente Jiao Jian, hanno espresso voto contrario, motivando il loro dissenso esclusivamente con il riferimento nella relazione alla cessazione del controllo da parte di Sinochem, tema già oggetto di contestazione durante l’approvazione del bilancio 2024. Una consigliera si è astenuta.
Nonostante il contesto economico globale sfidante, Pirelli ha messo a segno risultati robusti. I ricavi sono stati pari a €3.498,6 milioni (+1,5%), con una crescita organica del +4,4%. L’Ebitda adjusted ha raggiunto €792,9 milioni (+3,2%) e l’Ebit adjusted €558,3 milioni, con margine al 16,0%. L’utile netto è salito a €264,0 milioni (+14,1%). Gli oneri finanziari si sono ridotti a €122,7 milioni (da €176,1 milioni), mentre la posizione finanziaria netta è migliorata a -€2.678,7 milioni.
Nel secondo trimestre 2025, i ricavi sono stati pari a €1.740,0 milioni, in lieve diminuzione dello -0,7% rispetto al Q2 2024. Tuttavia, la crescita organica ha segnato un +4,0%, neutralizzando l’impatto negativo dei cambi e dell’iperinflazione. I volumi sono rimasti sostanzialmente stabili (+0,1%) grazie a una forte crescita nel segmento Car ≥18” (+5%), bilanciata dalla riduzione sul segmento ≤17” (-11%). Anche il price/mix ha registrato un incremento del +3,9%, sostenuto dalla maggiore esposizione all’High Value.
L’Ebit adjusted trimestrale è pari a €278,5 milioni, in lieve crescita rispetto ai €276,5 milioni del Q2 2024, con margine in miglioramento al 16,0% (da 15,8%). Il contributo del price/mix (+€51,6 milioni) ha compensato l’impatto negativo delle materie prime (-€29,1 milioni) e dei cambi (-€23,0 milioni). Le efficienze operative (+€44,7 milioni) hanno controbilanciato l’inflazione dei costi (-€37,6 milioni). Il contributo dei volumi è stato limitato (+€0,5 milioni), mentre ammortamenti e altri costi hanno inciso marginalmente, incluso un impatto netto dei dazi stimato a -€6 milioni.
Sul piano commerciale, Pirelli ha rafforzato la sua quota nel segmento High Value. I volumi Car ≥18” sono aumentati del +5%, superando la media del mercato (+4%) sia sul canale Ricambi (+6% vs +5%) sia sul Primo Equipaggiamento (+4% vs +3%). Contemporaneamente, ha continuato a ridurre l’esposizione al segmento Standard (Car ≤17”) (-9%), in particolare in Sud America. Complessivamente, i volumi Car sono rimasti stabili (+0,5%), a fronte di un mercato stabile (+1%).
Nel semestre, Pirelli ha ottenuto circa 110 nuove omologazioni da produttori Prestige e Premium. L’offerta è stata arricchita con il lancio di 4 nuovi prodotti auto, inclusa la quinta generazione del PZero sviluppata con intelligenza artificiale, e novità per moto e biciclette (es. Diablo Powercruiser, Scorpion MX32, Cinturato EVO, PZero Race). Proseguono i progetti con Bosch, Movyon e con la Regione Puglia per il monitoraggio delle infrastrutture stradali.
Sono state generate efficienze lorde per €69,7 milioni, in linea con il programma. Gli investimenti del semestre hanno raggiunto €128 milioni, focalizzati su automazione, tecnologia e High Value. Sono stati conclusi progetti logistici rilevanti, inclusa l’apertura di un nuovo magazzino a Campinas e l’efficientamento di quelli in Romania.
A partire dal 3 maggio, sono stati applicati dazi del 25% su importazioni europee e brasiliane di pneumatici auto. Grazie a misure di mitigazione, l’impatto sull’Ebit adjusted è stato contenuto a €6 milioni, evitandone uno potenziale di €15 milioni.
Pirelli ha ribadito gli obiettivi annuali, con ricavi attesi tra ~€6,7 e ~€6,8 miliardi (precedenti previsioni ~€6,8–7,0 miliardi) e crescita organica ≥ +4%. I volumi dovrebbero salire di circa +1%, con un price/mix compreso tra +3% e +3,5%. L’impatto cambi previsto oscilla tra -4,5% e -4,0%, mentre il margine Ebit adjusted è confermato al ~16%. Gli investimenti restano a ~€420 milioni, con cash flow netto ante dividendi tra ~€550 milioni, e una PFN prevista attorno a -€1,6 miliardi (rapporto PFN/Ebitda adjusted ~1x).
Sul fronte ESG, le emissioni Scope 1 e 2 sono diminuite del 16,5%, mentre il primo pneumatico globale con oltre 70% di materiali naturali/riciclati è stato lanciato per Jaguar Land Rover, certificato FSC®. Il prelievo idrico è sceso del 7,2%, e la frequenza degli infortuni è diminuita del 3%. Pirelli ha confermato il suo posizionamento di leader internazionale, inserita nel Top 1% del Sustainability Yearbook 2025 di S&P Global, presente nella Climate A List e nella Supplier Engagement A List di CDP, e certificata Platinum da Ecovadis.
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