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AC Monza verso la vendita, due fondi americani in due diligence, valorizzazione €30 mln; Fininvest si rifocalizza sul "core business"

Lo scenario è cambiato con Marina e Pier Silvio Berlusconi focalizzati sul core business e sulla sfida per ProSieben, Fininvest ridimensiona gli investimenti al Monza dopo la retrocessione in Serie B

09 Giugno 2025

AC Monza verso la vendita, due fondi americani in due diligence, valorizzazione €30 mln; Fininvest si focalizza sul "core business"

AC Monza verso la vendita, due fondi americani in due diligence, valorizzazione €30 mln; Fininvest si focalizza sul "core business". La decisone di vendita del Monza Football Club, come già anticipato da Il Giornale d'Italia in data 18 giugno 202318 ottobre 2023 rientra nella strategia di revisione degli investimenti e delle partecipazioni del gruppo Fininvest. in particolare la passione per il calcio anche legata alle sinergie "con il consenso elettorale" era figlia nelle scelte di Silvio Berlusconi, che legò il suo percorso politico anche agli investimenti nel Milan Football club.

Lo scenario è profondamente cambiato in una situazione in cui sia Marina che Pier Silvio hanno rifocalizzato gli investimenti sul core business e si vedono impegnati nella battaglia per la conquista della tedesca ProSieben.

La retrocessione del Monza in Serie B segna una svolta sul piano sportivo, ma non modifica sostanzialmente le riflessioni in corso sul futuro del club. Fininvest, la holding della famiglia Berlusconi, ha confermato la volontà di proseguire il supporto alla società brianzola, pur ridimensionando gli investimenti rispetto all’epoca in cui Silvio Berlusconi era ancora in vita. Parallelamente, il gruppo è alla ricerca di una nuova proprietà in grado di garantire un piano di crescita sostenibile. In quest’ottica, sono stati intensificati i contatti con potenziali acquirenti, in particolare due fondi d’investimento statunitensi che sembrano essere in pole position.

Contatti con fondi americani e scenari di vendita

Uno dei soggetti più attivi in questa fase è rappresentato dall'Avvocato Mauro Baldissoni, già protagonista del passaggio della Roma dalla famiglia Sensi a Thomas Di Benedetto e figura centrale anche durante la gestione Pallotta. Baldissoni è in trattativa con Fininvest da diverse settimane. Un secondo fondo, operatore collegato al fondo Blu Crow, sta valutando attentamente l’operazione. Meno centrale al momento appare invece il ruolo di Andrea Radrizzani, ex patron del Leeds e già coinvolto nella breve esperienza con la Sampdoria insieme a Matteo Manfredi. La valorizzazione dovrebbe attestarsi sui 30 milioni di euro. 

Per Fininvest, il Monza conserva un valore simbolico, ma non viene più considerato un asset strategico. La holding sta portando avanti da tempo una strategia orientata alla semplificazione e alla focalizzazione su tre aree principali: media, editoria e settore finanziario. Sotto la guida di Silvio Berlusconi, l’acquisizione del Monza aveva un significato specifico: tornare nel mondo del calcio con un’impronta più locale e imprenditoriale rispetto ai fasti del Milan. Dopo la sua scomparsa, tuttavia, l’approccio della holding è cambiato. Il calcio resta una passione, ma viene visto con maggiore prudenza sul piano economico, dato il contesto altamente instabile in termini di ritorni finanziari.

Sul piano economico-finanziario, il bilancio chiuso al 31 dicembre 2024 mostra un incremento del valore della produzione da 68,3 a 82,9 milioni di euro. Tuttavia, il club ha registrato una perdita netta di 48 milioni di euro, in miglioramento rispetto al passivo di 60 milioni del 2023 e ai 65,4 milioni del 2022. La retrocessione in B implicherà ora una svalutazione nei conti di Fininvest, anche se l’impatto sarà mitigato dagli ottimi risultati complessivi del gruppo, che si attende chiuda il 2024 con un utile netto in crescita rispetto ai 252,9 milioni del 2023.

Nonostante le difficoltà economiche, l’interesse nei confronti del Monza resta alto. La solidità della struttura gestionale, l’identità costruita nel tempo e l’ordine amministrativo ereditato dalla gestione Berlusconi-Galliani costituiscono una base interessante per possibili investitori. Oltre ai fondi americani, nei prossimi giorni potrebbero tenersi altri incontri con soggetti interessati a rilevare la società. 

Fininvest chiude il 2024 in crescita e si prepara alla sfida europea su Prosiebensat

Fininvest ha chiuso il 2024 con un utile netto in crescita rispetto al record del 2023, nonostante alcune voci straordinarie come una donazione di 60 milioni alla Fondazione Ennio Doris e la svalutazione di asset immobiliari. A sostenere i risultati sono stati i forti utili delle principali partecipate — Mfe, Mondadori e Banca Mediolanum — da cui sono attesi dividendi per oltre 250 milioni di euro. Questo flusso è strategico per Fininvest, che è coinvolta nella battaglia per il controllo della tedesca Prosiebensat attraverso Mfe, in competizione con la holding ceca Ppf. Il mercato prevede un possibile rilancio dell’offerta Mfe per contrastare quella concorrente.

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