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Banca Generali, Q1 2025 utile netto a €110,3 mln, CET1 al 17,2%; Mossa: "Ops Mediobanca, focus su risparmi e investimenti dei clienti"

In crescita utile ricorrente a €87 mln e commissioni lorde ricorrenti (+8,5%); al via analisi sull’OPA volontaria totalitaria promossa da Mediobanca il 28 aprile

09 Maggio 2025

Banca Generali, Q1 2025 utile netto a €110,3 mln, CET1 al 17,2%; Mossa: "Ops Mediobanca, focus su risparmi e investimenti dei clienti"

Nel primo trimestre 2025 Banca Generali ha registrato un utile netto consolidato di €110,3 milioni, in calo rispetto ai €122 milioni dello stesso periodo del 2024, in un contesto di forte volatilità dei mercati. Il dato riflette comunque la solidità del modello di business della banca. L’utile netto ricorrente è cresciuto del 6,1% annuo a €87 milioni, rappresentando il 79% dei profitti totali (dal 67% del 2024), grazie a una strategia focalizzata sulla redditività stabile e alla recente acquisizione di Intermonte.

Le parole di Gian Maria Mossa

L’Amministratore Delegato e Direttore Generale di Banca Generali, Gian Maria Mossa, ha commentato: “Un trimestre di solida crescita in cui si conferma la forte vicinanza ai clienti e il ruolo attivo nella protezione dei portafogli anche nei momenti di maggiore volatilità. L’incertezza sui mercati e le pressioni economiche degli ultimi mesi non hanno impattato la capacità di crescere della banca nelle sue voci ricorrenti, come dimostrano sia lo sviluppo dimensionale, sia la consistenza della raccolta che, peraltro, si conferma forte anche ad aprile. Con riguardo all’offerta pubblica di scambio ricevuta da Mediobanca, rimaniamo focalizzati sulle nostre priorità, ovvero proteggere e valorizzare i risparmi e gli investimenti dei nostri clienti. Gli straordinari risultati raggiunti in questi anni sono frutto della dedizione, professionalità ed esperienza dei nostri consulenti finanziari, che rappresentano il nostro asset più importante. Il nostro è un business di persone che hanno contribuito a rendere Banca Generali unica e dalle quali si deve partire in qualsiasi transazione che veda la banca coinvolta. Da ultimo lasciatemi ricordare che per noi è di primaria importanza rappresentare gli interessi di tutti i nostri azionisti che hanno riposto la loro fiducia nella Banca e nel team di gestione nel corso degli anni.

Conto economico e ricavi ricorrenti in crescita

Il margine di intermediazione è stato pari a €250,6 milioni (vs €256,6 milioni nel 1Q 2024), penalizzato dalla riduzione delle componenti variabili (€34,4 milioni contro €54,4 milioni). Al netto di queste, la crescita è stata del 6,9%. Le commissioni nette ricorrenti hanno raggiunto €128,2 milioni (+8,4% a/a) e il margine finanziario €88 milioni (+4,8% a/a).

Il margine d’interesse si è mantenuto stabile a €79,3 milioni, mentre gli attivi fruttiferi sono cresciuti a €15,3 miliardi. Il risultato della gestione finanziaria è salito a €8,6 milioni, supportato anche dalle attività di Intermonte (€4,7 milioni).

Le commissioni lorde ricorrenti hanno toccato €278,7 milioni (+8,5%), trainate da quelle d’investimento (€238 milioni) e dai servizi accessori (€40,6 milioni), che includono anche €7,2 milioni da Intermonte.

Costi sotto controllo e solidità patrimoniale confermata

I costi operativi sono aumentati a €82,6 milioni (+21% a/a), ma al netto di Intermonte la crescita si riduce all’8,5%. I costi core ammontano a €67,1 milioni, principalmente per effetto dell’aggiornamento del Contratto Nazionale. Il cost/income ratio rettificato si attesta al 37,5% (35,6% a fine 2024).

I coefficienti patrimoniali restano solidi, con CET1 al 17,2% e Total Capital Ratio al 19,2%, ben sopra i requisiti minimi SREP (8,5% e 13%). La banca mantiene anche elevati livelli di liquidità con un LCR al 323% e NSFR al 230%.

Raccolta e masse in crescita

Le masse totali gestite e amministrate hanno raggiunto €103,9 miliardi (+7,3% a/a). Gli Assets under Investment sono pari a €69,1 miliardi (+5,9% a/a), trainati dalle soluzioni gestite (€47,9 miliardi), tra cui contenitori finanziari (€24,3 miliardi) e fondi di casa (€11,7 miliardi). Le polizze tradizionali hanno segnato una crescita del 3,7% a €15 miliardi.

Gli altri attivi sono aumentati a €34,7 miliardi, spinti dai conti correnti (€11,5 miliardi, +16,9% a/a). Le masse ESG ammontano a €20 miliardi, pari al 41,8% delle soluzioni gestite.

La raccolta netta del trimestre è stata di €1,5 miliardi (in linea con €1,6 miliardi del 1Q 2024), con una forte preferenza verso soluzioni gestite, che rappresentano il 90% dei flussi negli AuI (€472 milioni). La raccolta di aprile ha aggiunto €612 milioni, portando il totale da inizio anno a €2,1 miliardi.

Focus strategico e offerta pubblica Mediobanca

Il 28 aprile 2025 Mediobanca ha annunciato un’Ops totalitaria su Banca Generali. Il cda della banca del Leone, in particolare, ha formalizzato gli incarichi a Deutsche Bank come advisor finanziario e allo studio legale PedersoliGattai come advisor legale. Ha inoltre avviato un approfondimento strategico a beneficio degli stakeholder. Il CdA, composto da 9 membri di cui 6 indipendenti, ha incaricato l’AD di valutare l’offerta.

Outlook 2025

Nonostante l’incertezza macroeconomica globale e l’introduzione di nuovi dazi USA, Banca Generali conferma i target 2025: raccolta netta di almeno €6 miliardi e almeno €3,5 miliardi in Asset under Investment. Prosegue inoltre l’integrazione di Intermonte, lo sviluppo internazionale con BG Suisse, le iniziative di bancassurance con Generali e l’investimento nei sistemi AI per una banca sempre più digital e data-driven.

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