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Generali Investments, commento di Thomas Hempell, Head of Macro & Market Research sull'effetto dazi USA "Guerra commerciale erode fiducia nel dollaro"

Hempell: "Nonostante l’aumento dei rendimenti, il dollaro soffre per le paure di recessione e la perdita di fiducia, gli investitori scelgono altre valute come CHF, EUR e JPY, Il dollaro non ha tratto vantaggio nemmeno dal rimbalzo di Wall Street dopo l'annuncio di Trump sulla pausa dei dazi"

14 Aprile 2025

Generali Investments, commento di Thomas Hempell, Head of Macro & Market Research sull'effetto dazi USA "Guerra commerciale erode fiducia nel dollaro"

Il commento di Thomas Hempell, Head of Macro & Market Research di Generali Investments:

"Il dollaro statunitense sembrava destinato a trarre vantaggio dai dazi imposti dagli Stati Uniti, in quanto questi avrebbero potuto aumentare i flussi di capitale verso il dollaro come rifugio sicuro, compensando i costi più elevati delle importazioni. Questa dinamica ha funzionato bene durante il primo mandato di Trump e in vista delle elezioni statunitensi del 2024. Tuttavia, la situazione è cambiata drasticamente.

L'escalation delle preoccupazioni commerciali dall'inaugurazione di Trump ha coinciso con un calo del dollaro. Un segnale allarmante di una rapida erosione della fiducia nella valuta statunitense è emerso la scorsa settimana, quando l'intensificarsi della guerra commerciale ha portato a una vendita massiccia dei Treasury statunitensi, con il maggiore aumento settimanale dei rendimenti a 10 anni dal 2001, e a un calo del dollaro (EUR/USD in diminuzione del 4% dal 2 aprile, raggiungendo il massimo in tre anni).

In genere, rendimenti più elevati avvantaggiano il tasso di cambio, a meno che preoccupazioni fiscali o sistemiche non inducano gli investitori a fuggire. Questo fenomeno è familiare nei mercati emergenti in difficoltà, ma è stato anche osservato nel Regno Unito nel 2022, quando la sfortunata PM Truss ha presentato un 'mini-budget' imprudente. Attualmente, gli investitori stanno evitando il dollaro USA principalmente a causa dell'aumento delle paure di recessione negli Stati Uniti. Tuttavia, l'aumento simultaneo dei rendimenti a lungo termine suggerisce che la fiducia nella valuta statunitense sta iniziando a vacillare.

È vero che la vendita di Treasury della scorsa settimana è stata aggravata dall'obbligo di disfare operazioni di 'basis trades' da parte di hedge funds e dalle crescenti necessità di liquidità per margin calls. Tuttavia, il dollaro non ha beneficiato nemmeno del rimbalzo delle azioni statunitensi dopo l'annuncio di Trump di una pausa nei dazi. Gli investitori, in cerca di protezione in un contesto di crescente tensione commerciale, si stanno rivolgendo piuttosto a valute come CHF, EUR e JPY come rifugi sicuri."

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