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Mps, scontro tra proxy per l'Ops su Mediobanca: Glass Lewis spinge per l'aumento di capitale del Monte dopo la bocciatura dell'ISS

Il voto del 17 aprile sarà cruciale per l’operazione; la replica di Mps a ISS: "Rischi gestibili e non devono pesare sul voto", la banca difende l’integrazione, ritenuta "lineare e senza criticità"

03 Aprile 2025

Mps, scontro tra proxy per l'Ops su Mediobanca: Glass Lewis spinge sul voto favorevole per aumento di capitale dopo la bocciatura dell'ISS

Mps, scontro tra proxy per l'Ops su Mediobanca: Glass Lewis spinge sul voto favorevole per l'aumento di capitale decisivo del Monte dopo la bocciatura dell'ISS. La decisione, se approvata nell’assemblea del prossimo 17 aprile, consentirebbe l’emissione di nuove azioni per supportare l’operazione.

Nel proprio report, il proxy advisor riconosce la presenza di rischi legati all’integrazione tra Rocca Salimbeni e l’istituto di Piazzetta Cuccia, in particolare sul fronte culturale e sull’eventuale impatto sul modello operativo di Mediobanca. Tuttavia, Glass Lewis ritiene che tali criticità possano essere gestite con un’adeguata esecuzione del processo e sottolinea il contributo dell’esperienza del CEO di Mps, Luigi Lovaglio, nel settore delle fusioni e acquisizioni.

Nel complesso, il report evidenzia che l’operazione è supportata da una «motivazione strategica e finanziaria coerente», finalizzata alla creazione di un gruppo bancario più diversificato e con una presenza rilevante nei segmenti del retail e commercial banking, wealth management, consumer finance e investment banking.

Il parere contrario di ISS

Di segno opposto la valutazione di ISS, che ha raccomandato agli azionisti di Mps di esprimersi contro l’aumento di capitale. Nel proprio parere, il proxy advisor sottolinea che l’offerta riguarda un target di maggiori dimensioni e viene condotta senza accesso alla due diligence, senza un prezzo finale definito e senza certezza di completamento dell’operazione.

ISS evidenzia inoltre che, anche in caso di acquisizione del controllo, l’integrazione post-fusione potrebbe risultare complessa, con possibili difficoltà legate alle differenze nei modelli aziendali e nella cultura d’impresa, con un impatto significativo sulle potenziali sinergie.

La replica di Mps

Mps ha risposto alle valutazioni di ISS sottolineando che i fattori di incertezza indicati non dovrebbero influenzare la raccomandazione di voto. In una lettera indirizzata agli azionisti e pubblicata sul proprio sito, la banca sostiene che il proxy advisor non avrebbe considerato pienamente alcuni aspetti chiave dell’integrazione post-fusione e delle relative sinergie.

Secondo Mps, la forte complementarità tra i modelli di business dei due istituti ridurrebbe significativamente i rischi di esecuzione. L’integrazione, secondo l’istituto, dovrebbe avvenire in maniera lineare e con minori difficoltà rispetto ad altre operazioni di fusione e acquisizione, in quanto non si tratterebbe di realtà con attività sovrapposte, per le quali le sinergie derivano principalmente dall’ottimizzazione delle reti distributive.

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