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Tribunale Ue, confermate le multe alle banche; per Unicredit sanzione ritoccata a €65 mln, la Banca annuncia possibile ricorso

Confermate oggi le pesanti multe inflitte nel 2021 a tre banche, tra cui Unicredit, per la loro partecipazione a un cartello sui titoli di Stato europei tra il 2007 e il 2011; tra le altre Nomura e UBS

27 Marzo 2025

Tribunale Ue, confermate le multe alle banche; per Unicredit sanzione ritoccata a €65 mln, la Banca annuncia possibile ricorso

Tribunale Ue, confermate le multe alle banche; per Unicredit sanzione ritoccata a €65 mln, ma la Banca annuncia possibile ricorso. Il Tribunale dell'Unione Europea ha confermato oggi le pesanti multe inflitte nel 2021 a tre banche, tra cui Unicredit, per la loro partecipazione a un cartello sui titoli di Stato europei tra il 2007 e il 2011. Sebbene la sentenza riduca marginalmente le sanzioni, mantiene ferma la condanna per la violazione delle leggi antitrust. La decisione era attesa da tempo e ribadisce la gravità delle pratiche anticoncorrenziali accertate dalla Commissione europea.

Le sanzioni confermate dal Tribunale

Unicredit dovrà pagare una multa di 65 milioni di euro, una cifra inferiore rispetto ai 69,4 milioni inizialmente imposti. La giapponese Nomura vedrà una riduzione della sua sanzione, che passa da 129,5 a 125,6 milioni di euro, mentre la svizzera UBS mantiene la sua multa invariata a 172,3 milioni. Le banche sono accusate di aver condiviso informazioni riservate riguardo emissioni, collocamenti e negoziazioni di titoli di Stato, alterando la concorrenza sia nei mercati primari che in quelli secondari. "Si tratta di un’infrazione unica e continuata", ha dichiarato il Tribunale Ue, descrivendo le pratiche come "particolarmente dannose per il mercato."

La replica di Unicredit e la possibilità di ricorso

Unicredit ha espresso disappunto per la sentenza e ha annunciato la possibilità di un ricorso alla Corte di Giustizia dell’Ue. “UniCredit non è d’accordo con le conclusioni del Tribunale in merito alla partecipazione alla violazione,” ha dichiarato un portavoce della banca. L’istituto milanese contesta in particolare la cronologia della condotta, che secondo i giudici sarebbe iniziata 17 giorni dopo la data indicata dalla Commissione. Tuttavia, tale dettaglio non ha inciso sulla sostanza della condanna.

Il ruolo delle altre banche coinvolte nel caso

Nel 2021, la Commissione europea aveva inflitto sanzioni a sette banche, ma solo tre hanno visto confermate le multe. NatWest è stata esentata grazie alla sua collaborazione con le autorità antitrust, mentre Natixis e Bank of America hanno beneficiato della prescrizione. Portigon (ex WestLB) era stata esclusa per un errore nel calcolo della sanzione. Tutte le banche, ad eccezione di NatWest, avevano presentato ricorso, ma il Tribunale Ue ha respinto quasi tutte le loro argomentazioni, eccetto alcune per errori procedurali.

Le reazioni del settore finanziario alla sentenza

L’Associazione Bancaria Europea (EBF) ha espresso preoccupazione riguardo all’impatto che questa sentenza potrebbe avere. “Le regole antitrust devono essere chiare per evitare interpretazioni punitive,” ha commentato il segretario generale Riccardo Barbieri Hermitte in un’intervista a Financial Times Europe. Nel frattempo, la Commissione europea ha accolto con favore la decisione. “Rafforza il nostro impegno contro le pratiche anticoncorrenziali nei mercati finanziari,” ha dichiarato Margrethe Vestager, commissaria alla Concorrenza.

Cosa accadrà adesso?

Se Unicredit, Nomura e UBS decideranno di presentare ricorso alla Corte di Giustizia Ue, il caso potrebbe prolungarsi ancora per anni. Tuttavia, la sentenza odierna rappresenta un importante precedente per future indagini su accordi tra istituzioni finanziarie, confermando l'approccio rigoroso di Bruxelles contro le distorsioni di mercato.

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