13 Marzo 2025
Un'opportunità di lavoro temporanea all'estero per affrontare la crisi. Stellantis ha recentemente avanzato ai lavoratori dello stabilimento Maserati di Modena, attualmente in cassa integrazione, la possibilità di trasferirsi per un periodo fino a sei mesi in Serbia, presso l’impianto di Kragujevac, per contribuire alla produzione della Fiat Grande Panda.
La proposta, rivolta a buona parte dei circa 200 dipendenti della produzione modenese, è stata confermata da Stefania Ferrari, segretaria della Fiom di Modena, in un’intervista a MF-Milano Finanza. Ferrari ha precisato che si tratta di un’offerta su base volontaria, pur sottolineando che questa soluzione temporanea non può rappresentare una risposta strutturale alle difficoltà che stanno colpendo i lavoratori del prestigioso marchio del Tridente.
Il futuro di Maserati appare sempre più incerto, con un drastico calo delle vendite che nel 2023 ha sfiorato il 50%. Il gruppo Stellantis, che possiede il brand, non ha ancora delineato una strategia chiara per risollevarlo. Nel frattempo, la decisione di cancellare la versione completamente elettrica della MC20 Folgore, il cui lancio era previsto per l'inizio del 2025, ha ulteriormente ridotto le prospettive produttive dello stabilimento modenese. Secondo un portavoce dell’azienda, il modello è stato eliminato dai piani a causa di una domanda commerciale insufficiente, con previsioni di vendita molto basse nei prossimi anni.
Questa situazione ha aggravato la crisi dello stabilimento di Modena, che nel 2023 ha prodotto appena 220 vetture e ha interrotto le attività il 20 novembre scorso.
Ad oggi, lo stabilimento Maserati di Modena non ha ancora ripreso la produzione e, secondo Ferrari, un possibile rientro dei lavoratori potrebbe avvenire solo nella seconda metà di marzo, ma limitatamente a una settimana. Tuttavia, non vi sono certezze in merito, lasciando gli operai in una condizione di profonda incertezza.
In questo contesto, la proposta di Stellantis di trasferirsi temporaneamente in Serbia potrebbe rappresentare un'opzione allettante per alcuni dipendenti, pur di tornare a lavorare dopo mesi di cassa integrazione a zero ore. Al momento, non sono state rese note eventuali adesioni alla trasferta nello stabilimento di Kragujevac.
La crisi di Maserati e l’incertezza sulla ripresa produttiva restano dunque al centro del dibattito, mentre i lavoratori attendono risposte concrete sul loro futuro.
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