11 Dicembre 2024
bce, fonte imagoeconomica
La Banca Centrale Europea (Bce) si appresta a ridurre nuovamente i tassi d’interesse nella riunione di domani 12 dicembre 2024. Un taglio previsto di 25 punti base che porterebbe il tasso sui depositi dal 3,25% al 3%. Questa decisione mira a sostenere l’economia europea, attualmente in fase di rallentamento, e a riportare l’inflazione verso l’obiettivo del 2%.
Parallelamente, la Federal Reserve (Fed) degli Stati Uniti terrà la sua prossima riunione di politica monetaria il 18 dicembre 2024. Le aspettative del mercato indicano un probabile taglio dei tassi. La banca centrale americana dovrebbe dunque annunciare anch'essa un taglio di 25 punti base (al 4,25-4,50%), già stimato probabile dagli analisti con una chance superiore al 90%.
“Nonostante l’aumento dell’inflazione negli ultimi mesi, nessuno si aspetta che la Bce si fermi o inverta la rotta nella sua traiettoria di riduzione dei tassi di interesse”, ha detto Michael Field, analista di mercato Morningstar. “L’inflazione dell’eurozona si è attestata al 2,3%, leggermente al di sopra del tasso obiettivo del 2% fissato dalla Bce. La sensazione è comunque che, per la maggior parte, l’inflazione sia sotto controllo. Abbiamo fatto molta strada dai livelli di inflazione quasi a due cifre e, mentre i salari stanno ancora recuperando terreno, il recente aumento dell’inflazione dei servizi è probabilmente temporaneo”, ha aggiunto Field.
Guardando al 2025, gli analisti prevedono che la Bce continuerà ad allentare la politica monetaria. Le stime più rosee immaginano che la Bce possa addirittura effettuare tagli di 25 punti base in ciascuna delle sei riunioni fino a settembre 2025, portando il tasso di riferimento dall’attuale 3% all’1,5%. Tuttavia, la velocità e l’entità di questi tagli dipenderanno dall’andamento dell’inflazione e dalla crescita economica nell’Eurozona, come più volte ribadito dall'istituto.
Recentemente, la presidente della Bce, Christine Lagarde, ha dichiarato che, come Bce, "rivedremo la nostra posizione la prossima settimana, seguendo il nostro approccio dipendente dai dati e meeting-by-meeting. Pertanto non ci stiamo impegnando in anticipo per un percorso di tasso particolare". La frase durante l'intervento in commissione Econ (Commissione per i problemi economici e monetari) al parlamento europeo.
Per quanto riguarda la Fed, si prevede che continuerà a ridurre i tassi nel 2025, ma a un ritmo più lento rispetto alla Bce, con una probabilità alta di due soli tagli previsti il prossimo anno per la banca centrale americana. A causa di una crescita economica più robusta e di un'economia più resiliente del previsto. Un fenomeno che potrebbe aumentare le pressioni inflazionistiche negli Stati Uniti.
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