09 Agosto 2024
Toni Volpe, CEO Nadara; Fonte: Imagoeconomica
Nadara verso la valorizzazione della divisione ex Renantis Downstream: cessione dell’intera divisione o apertura del capitale con l’ingresso di soci di maggioranza; è previsto un nuovo piano industriale che punta, per il 2030, a raddoppiare le capacità del Gruppo.
Si prospetta una riorganizzazione nel gruppo Nadara, una realtà nata dall'aggregazione di Renantis e Ventient Energy.
Il CEO Toni Volpe avrebbe affidato un mandato all'advisor Rothschild con l'obiettivo di esplorare delle possibili strade per la valorizzazione della parte di business della divisione Renantis Downstream. Le due opzioni prese in considerazione sono la cessione dell'intera divisione e l'apertura del capitale con l'ingresso di soci di maggioranza.
L'asset della divisione è comprende attività sia sistemi di storage, sia una piccola parte di asset fotovoltaici e di sistemi di energy management e software di gestione.
La divisione, guidata dal chief downstream officer Marco Cittadini, si occupa nello specifico del monitoraggio dei mercati energetici e del contesto normativo; della gestione dei contratti energetici, delle attività di dispacciamento, di copertura, di trading e di gestione del rischio sia per il gruppo sia per i propri clienti; dello sviluppo di soluzioni di efficienza energetica, generazione distribuita e stoccaggio per i consumatori di energia; dell'abilitazione della digitalizzazione e della flessibilità energetica per i clienti finali, nonché della realizzazione di cabine elettriche e sistemi di accumulo per il gruppo e per terzi.
La valorizzazione della ex Renantis Downstream potrebbe rispondere anche agli obiettivi del nuovo piano industriale di Nadara che punta a raddoppiare la capacità entro il 2030, focalizzandosi sui progetti a maggior valore aggiunto in Europa e negli Usa, avviando poi un programma che unisca più tecnologie in un’unica area.
Il gruppo, come riportato da MF-Milano Finanza, conta su un giro d’affari superiore al miliardo di euro e opera tra Stati Uniti ed Europa, in particolare in Regno Unito, Italia, Francia, Spagna e Portogallo, contando su circa mille dipendenti.
La capacità installata di Nadara attualmente è di 4,2 Gw, di cui 4 Gw eolici e il resto di solare, biomassa e sistemi di accumulo energetico distribuiti su 200 impianti tra Europa e Usa con l’obiettivo di arrivare al 2030 a 8 Gw di capacità installata.
Il Gruppo sta lavorando per portare avanti la pipeline da 18 Gw di cui circa 10 Gw fanno riferimento a progetti di eolico offshore, mentre gli altri sono asset onshore (dei quali l'80% solare). La pipeline potrebbe però anche cambiare nel corso del tempo poiché uno degli obiettivi è quello di ibridizzare gli impianti esistenti, aggiungendo per esempio all’eolico anche lo storage o il fotovoltaico.
In Italia il gruppo conta su oltre 300 Mw installati e circa 400 Mw in costruzione, interamente onshore, ma punta ad arrivare a circa 1 Gw nell’arco di 3-4 anni.
In Uk può contare su 1,1 Gw di capacità installata, cui segue 1 Gw di installato in Portogallo, oltre 600 Mw in Spagna e circa 500 Mw in Francia. In termini di capacità installata, vi sono altri Paesi come Belgio, Finlandia, Norvegia o Danimarca che sono più indietro.
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