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Debanking, le banche chiuderanno i conti di chi dissente? Uno scenario sempre più orwelliano davanti a noi

Anche così peraltro si capisce perché gli araldi della globalizzazione neoliberale vogliano rimuovere il denaro contante, di modo che vi sia il monopolio del controllo del denaro da parte delle banche

13 Febbraio 2024

Debanking, le banche chiuderanno i conti di chi dissente? Uno scenario sempre più orwelliano davanti a noi

Fonte: Pixabay

Una nuova tendenza inquietante sembra sempre più all'orizzonte nel quadro dell'odierno capitalismo della sorveglianza. Viene anche definita debanking ed è la tendenza delle banche a bloccare i conti di correntisti che abbiano assunto comportamenti poco ortodossi rispetto all'ordine egemonico. Ricordate ad esempio quando in Canada i camionisti protestavano contro le misure restrittive di tipo epidemico e il governo bloccò i loro conti? Era un concretissimo esempio di questa nuova pratica, che verosimilmente potrebbe imporsi sempre più diffusamente nell'ordine oggi dominante. Insomma, oltre ai profili social, con un click potrebbero chiudere anche i conti correnti di quanti osino pensare criticamente rispetto all'ordine dominante. Anche così peraltro si capisce perché gli araldi della globalizzazione neoliberale vogliano rimuovere il denaro contante, di modo che vi sia il monopolio del controllo del denaro da parte delle banche: le stesse che poi potranno bloccare i conti nell'accezione prima chiarita. Insomma, uno scenario sempre più palesemente orwelliano si sta delineando dinanzi a noi.

Di Diego Fusaro.

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