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Industria, Istat: nel 2023 produzione in calo del 2,5%; tracollo di 5,4 punti per beni "durevoli". Solo gli "strumentali" in positivo (2,8%)

Le flessioni più ampie nella fabbricazione di apparecchi per uso domestico, mobili, motocicli, apparecchi audio e tv, salgono macchine e motori, oltre che strumenti di misurazione e controllo

12 Febbraio 2024

Industria, Istat: nel 2023 produzione in calo del 2,5%; tracollo di 5,4 punti per beni "durevoli". Solo gli "strumentali" in positivo (2,8%)

Industria (fonte foto Lapresse)

Il 2023 si conclude con una contrazione del 2,5% nella produzione industriale italiana rispetto all'anno precedente, nonostante il recupero evidenziato nel mese di dicembre. Secondo l'Istat, l'indice corretto per gli effetti di calendario mostra una "dinamica tendenziale negativa" per la maggior parte dei mesi del 2023, come indicato nei dati pubblicati relativi all'ultimo mese dell'anno.

Industria, Istat: nel 2023 produzione in calo del 2,5%

Anche se si guarda l’evoluzione nel corso dell’anno, si notano “cali congiunturali in quasi tutti i trimestri, con l’eccezione del terzo, allorché si è registrato un lievissimo recupero. Tra i principali raggruppamenti di industrie, solamente per i beni strumentali si osserva una crescita nel complesso del 2023 rispetto all’anno precedente”.

Nelle tabelle dell’Istat si scopre infatti che questa categoria di beni - che comprendono ad esempio “la fabbricazione di macchine e motori, la fabbricazione di strumenti e apparecchi di misurazione e controllo, la fabbricazione di autoveicoli” – è salita del 2,8%. Tra i beni di consumo, che nel complesso sono scesi del 3,5%, il saldo peggiore è per quelli “durevoli” che segnano un -5,4%: il riferimento è agli apparecchi per uso domestico, mobili, motocicli, apparecchi audio e tv.

Dati Istat su produzione industriale 2023: i settori migliori e peggiori

Il dato del solo mese di dicembre segnala una qualche ripresa, con la produzione in crescita dell’1,1% rispetto a novembre ma l’indice al netto degli effetti di calendario riporta ancora un -2,1% rispetto al dicembre del 2022.

I settori di attività economica che registrano i maggiori incrementi tendenziali sono la fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (+6,0%), la fabbricazione di apparecchiature elettriche (+5,5%) e le industrie alimentari, bevande e tabacco (+2,6%).

Le flessioni più ampie si registrano nella fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche (-10,0%), nella fornitura di energia elettrica, gas, vapore ed aria (-4,5%) e nella fabbricazione di macchinari e attrezzature (-3,3%).

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