07 Agosto 2023
E' stata ufficialmente presentata dall'Italia alla Commisione Europea la proposta di modifica complessiva del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che include anche un nuovo capitolo REPowerEU, il piano varato nel maggio 2022 come risposta alla crisi energetica globale. Il ministro per gli Affari europei, Raffaele Fitto, ha messo a punto una revisione da 16,5 miliardi di euro, che coinvolge 144 misure contenute nel Pnrr. Per ottenere però una risposta definitiva dal Consiglio UE ci vorranno circa tre mesi di attesa.
La modifica presentata da Fitto include le proroghe delle scadenze di alcuni obiettivi contenuti nel Pnrr: il Piano è infatti diviso in milestones e target (traguardi e obiettivi), da raggiungere entro determinate date e che permettono così di sbloccare le rate successive da ricevere: lo scorso 28 luglio l'esecutivo comunitario aveva dato il via libera al pagamento della terza rata da 18,5 miliardi. La quarta tranche vale invece 16,5 miliardi, da riscuotere entro dicembre 2023, mese entro il quale il nostro Paese dovrà riuscire a centrare gli obiettivi previsti delle riforme del Piano, tra cui la riduzione dei tempi per i pagamenti della Pubblica amministrazione e dell'aggiudicazione degli appalti, oltre che dei processi arretrati nei tribunali. La richiesta del governo Meloni è quella di rimandare questi target di 15 mesi. La revisione del piano di Fitto include, tra le 144 misure coinvolte, anche diversi tagli ai fondi di alcuni progetti, il cui valore totale ammonta a 15,89 miliardi di euro: tra essi ci sono la metà dei fondi destinati alla lotta al dissesto idrogeologico (1,3 miliardi su 2,5), altri comprendenti interventi per la resilienza, la valorizzazione del territorio e l'efficienza energetica dei Comuni (6 miliardi) e quelli per la rigenerazione urbana che servivano a ridurre le situazioni di emarginazione e degrado sociale (3,3 miliardi).
Come spiega la Commissione UE in una nota, la dotazione dell'Italia nell'ambito del capitolo REPowerEU in termini di nuove sovvenzioni è di 2,76 miliardi di euro. Il nostro governo ha proposto diverse riforme, tra cui lo sviluppo delle energie rinnovabili, il potenziamento delle competenze verdi nel settore pubblico e privato, la lotta ai sussidi dannosi per l'ambiente e il miglioramento della produzione di biometano. Il valore complessivo stimato del Repower italiano è di 19,25 miliardi di euro: qui confluiranno i soldi risparmiai dalle misure uscite dal Pnrr, che dovranno essere riprogrammati con risorse statali. Nel Repower verranno inseriti anche i nuovi Ecobonus a favore di famiglie e imprese per investire nel risparmio energetico di luce e gas tramite ristrutturazioni edilizie.
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