06 Marzo 2023
Reddito di cittadinanza, fonte: imagoeconomica
Il reddito di cittadinanza cambierà nome e si chiamerà Mia, ovvero "misura di inclusione attiva". Presenta delle novità per alcune categorie particolari per occupabili e poveri. Il tetto massimo di sussidio per i primi sarà di 375 euro mentre per la seconda l'importo base sarà di 500 euro. Una misura che dovrebbe essere attiva già a settembre e arrivare presto in Cdm.
Mia, ovvero il nome nuovo del sussidio che il governo elargirà alle varie categorie è anche al vaglio del ministero dell'Economia perché "per fare tutto, compreso l’allargamento della platea di lavoratrici ammesse a Opzione donna e il rafforzamento delle politiche attive, servirebbe quasi un miliardo di euro". I potenziali beneficiari descritti in precedenza presentano varie differenze tra di loro: le famiglie povere senza persone occupabili sono quei nuclei dove c’è almeno un minorenne o un anziano over 60 o un disabile.
Le seconde, coloro le quali dove non ci sono queste situazioni ma almeno un soggetto tra 18 e 60 anni d’età. Per gli occupabili la stretta sarà sostanziale rispetto al sussidio che elargiva la precedente misura di Conte, in carica per 7 mesi nel 2023. Per questa categoria (stimata in 300 mila nuclei monofamiliari più 100 mila nuclei con più membri) sarà possibile presentare domanda per la Mia, ma che sarà meno generosa, avendo anche una durata inferiore rispetto al reddito di cittadinanza. Una contromossa che per il governo nelle sue intenzioni serve a mantenere salda la linea dell'inserimento nel mondo del lavoro. La premier Giorgia Meloni in merito alla mancetta proposta dai grillini sosteneva come "tra il reddito e rubare, l'opzione di andare a lavorare magari sarebbe da prendere in considerazione".
Come detto, una riforma che prevede una stretta per gli occupabili rispetto al precedente reddito di cittadinanza. La Mia disporrà di un sussidio per le famiglie povere, il cui importo base per un single dovrebbe restare di 500 euro al mese. Se il beneficiario dovesse pagare l'affitto la quota potrebbe salire. Gli occupabili dovrebbe ricevere un assegno base di 375 euro. Per i poveri la Mia non cambierà i tempi di durata, 18 mesi come l'attuale reddito mentre per gli occupabili non più di un anno.
Sul fronte Isee invece, il tetto alla nuova Mia scenderà dagli attuali 9.360 euro percepiti con il Reddito di cittadinanza a un massimo di 7.200 euro. Un taglio di oltre 2mila euro dell’indicatore della ricchezza familiare che si propone di tagliare una buona fetta di potenziali beneficiari, secondo le indiscrezioni un terzo.
Sarà creata una piattaforma nazionale per far sì che gli occupabili possano trovar lavoro nel minor tempo possibile. La piattaforma sarà sotto la regia del ministero del Lavoro e la categoria medesima vi si dovrà iscrivere obbligatoriamente: lì verrano ricevute le offerte definite "congrue" di lavoro: rifiutandone una decade la prestazione. L'offerta verrà ritenuta congrua se in linea con la profilazione della persona occupabile e se la sede di lavoro sarà nell'ambito della provincia di residenza del beneficiario o delle province confinanti.
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