20 Febbraio 2023
fonte: Lapresse
Lo stop alla cessione del credito e allo sconto in fattura varato a sorpresa venerdì nel Consiglio dei Ministri ha incollerito non solo le imprese edilizie, ma anche Forza Italia. Oggi il Governo incontra i presidenti delle categorie interessate.
Al varo del decreto sullo stop alla cessione del credito e allo sconto in fattura per gli incentivi edilizi c'è stata una levata di scudi. Federica Brancaccio, presidente dell'Ance, Associazione Nazionale Costruttori Edili, aveva paventato "un’emergenza sociale ed economica".
Sulla stessa linea si pone anche Alessandro Genovesi, segretario generale della Fillea Cgil, il principale sindacato delle costruzioni: "Con il blocco alla cessione dei crediti e dello sconto in fattura per i bonus edili si perderanno nell’edilizia privata circa 100mila posti di lavoro e molte imprese chiuderanno, con grave danno all’economia nazionale ma anche all’ambiente, colpendo per di più i redditi più bassi che sono poi la stragrande maggioranza di chi vive nelle case più vecchie, inquinanti ed energivore".
Oggi 20 febbraio alle 16:30 Palazzo Chigi convoca i rappresentanti di Abi, Cdp e Sace per aprire un dialogo. Alle 17:30 il Governo incontrerà i sindacati delle categorie interessate, cioè i presidenti dell'Ance Federica Brancaccio, di Confindustria Carlo Bonomi, di Confedilizia Giorgio Spaziani Testa, di Confapi Cristian Camisa e dell'alleanza delle Cooperative Italiane Maurizio Gardini.
Il provvedimento non ha lasciato di stucco solo le imprese edilizie: all'interno della maggioranza si sentono voci di dissenso. Silvio Berlusconi sostiene che i suoi sono stati avvisati "solo mezz'ora prima". "La casa è per noi una battaglia storica e Giorgia doveva consultarci, decisioni così importanti vanno concordate — è lo sfogo del Cavaliere —. È un incidente spiacevole. Però non siamo irresponsabili, non mettiamo a rischio la tenuta dei conti".
"Serve una nuova norma che introduca incentivi ragionati e studiati, non possiamo lasciar morire un settore fondamentale dell'economia", ha dichiarato a Adnkronos la deputata di Forza Italia Erica Mazzetti.
Luca Ciriani, il Ministro per i rapporti con il Parlamento, ha cercato di giustificare la mossa trainata da Giorgetti-Meloni: "Molti hanno passato il cerino a quelli che venivano dopo, il governo Meloni ha dovuto scegliere, non si poteva rinviare".
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